Inaugurato a Busto Arsizio “Sportello del Garante regionale dei detenuti”

Il Difensore regionale della Lombardia Carlo Lio: “Avvicinare l’istituzione regionale ai detenuti è importante segnale di attenzione”

15 Novembre 2018
Guarda anche: Busto Arsizio

Avvicinare l’istituzione regionale ai detenuti è un importante segnale di attenzione e sensibilità. Anche chi si trova in condizioni di restrizione della libertà personale deve poter accedere ai servizi previsti dalla legge e fruire dei diritti civili garantitiIn particolare, l’apertura di questo nuovo Sportello del Garante all’interno del carcere consentirà ai funzionari di raccogliere richieste e segnalazioni su eventuali disagi e nel contempo ai detenuti e loro famigliari di avvalersi di un supporto amministrativo nei rapporti con la Pubblica amministrazione, quali il disbrigo di pratiche, documenti, attestazioni e certificazione che riguardano ogni aspetto della vita sociale di ciascun individuo. Mi riferisco al tema della previdenza, dei tributi, dei servizi sanitari e delle certificazioni scolastiche e professionali, solo per citarne alcuniNell’ottica di una prossimità territoriale più attenta e vicina alle istanze che da più parti del mondo carcerario giungono all’attenzione delle istituzioni, l’obiettivo che oggi condividiamo e che vogliamo portare avanti come best practice in tutte le carceri della Lombardia, non si limita alla mera funzione di supporto tout-court bensì apre anche a collaborazioni con gli uffici dei Garanti dei cittadini nei Comuni sedi di case di reclusione. Il mondo carcerario è trascurato e necessita di più attenzione e di vera sinergia tra tutti gli enti preposti alla giustizia, all’amministrazione della pena e della detenzione”.

Lo ha detto il Difensore regionale della Lombardia Carlo Lio, intervenuto questa mattina all’inaugurazione dello “Sportello del Garante regionale dei detenuti” presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio (VA).

L’iniziativa presentata dal Difensore regionale della Lombardia, una delle prime esperienze di Sportello aperto da un’Istituzione direttamente nel carcere, rientra nell’accordo siglato con il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria della Lombardia e segue quelle analoghe già avviate negli Istituti penitenziari di Bollate, Opera, Monza, Pavia, Vigevano e Voghera.

Alla presentazione erano presenti l’europarlamentare Lara Comi, il Questore della Provincia di Varese Giovanni Pepè, il Generale della Guardia di Finanza Marco Lainati, l’ex consigliera regionalePaola Macchi, il Procuratore Capo del Tribunale di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, il Prefetto di Varese Enrico Ricci, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Samarate Nicoletta Alampi, il Magistrato degli Uffici di Sorveglianza di Varese, Benedetta Rossi, l’Avvocato penalista Francesca CramisDon Silvano Brambilla (ex Cappellano del Carcere di Busto Arsizio) insieme al nuovo Cappellano Don David Maria Riboldi.

Dopo gli interventi introduttivi da parte del Direttore del Carcere, Orazio Sorrentini, del Comandante Commissario Capo Rossella Panaro e del Provveditore Regionale Lombardia Luigi Pagano è iniziata la visita al nuovo “Sportello” e alla rimodernata struttura carceraria che nell’insieme ha evidenziato migliorie nelle celle (con doccia), una sala teatro, spazi ricreativi aperti per gli incontri dei detenuti con i famigliari e altri uffici (segreteria tecnica, educatori, formazione etc).

I prossimi appuntamenti che riguardano le nuove inaugurazioni dello “Sportello del Garante regionale dei detenuti” saranno a Milano (22/11/18) e Como (30/11/18).

Tag:

Leggi anche: