E’ pienamente riuscita la manifestazione indetta da Fim, Fiom e Uilm in relazione al caso Whirlpool. Le strade di Gavirate e Comerio sono state pacificamente invase da quasi duemila lavoratori giunti da diverse parti d’Italia per manifestare il proprio dissenso nei confronti del piano industriale messo a punto dall’azienda americana, che prevede più di 2.000 esuberi oltre alla chiusura del sito produttivo di Carinaro (Caserta).
A chiudere l’iniziativa l’intervento di Marco Bentivogli, segretario generale della FIM Cisl, che dopo aver ringraziato le tante persone presenti a supporto della manifestazione ha parlato della situazione oggi in atto: “Siamo qui per un’Italia industriale che non si rassegnerà mai ad un futuro di disoccupazione e assistenzialismo. La parola d’ordine di questa vertenza è molto semplice: è RISPETTO. Rispetto per gli accordi, rispetto per i lavoratori, rispetto per chi in questi anni si è svegliato tutte le mattine
rimboccandosi le maniche per fare il proprio dovere. Basta con l’ennesima multinazionale cui permettere che il nostro paese sia terra di conquista da sfruttare per poi fare le valigie con le tasche piene di soldi lasciando per strada i lavoratori italiani”.
Poi il segretario generale FIM Cisl entra più nel merito del piano Whirlpool: “Quattro stabilimenti da chiudere, un lavoratore su tre senza futuro dentro Whirlpool: questo non è un piano industriale, è un bollettino di guerra! La rottura è totale, mi auguro faremo sempre trattative e scioperi uniti, tutti insieme. L’azienda è andata al contrario, ha scoperto le carte un po’ per volta: certo ci sono 500 milioni d’investimenti, non lo sottovalutiamo. Ma l’impatto sociale di questo piano è completamente inaccettabile. In tre mesi di negoziato i vertici aziendali hanno dato solo delle piccole, parziali e non chiare risposte solo su None, tutte da verificare e nient’altro”.
Marco Bentivogli che avverte poi anche quei lavoratori che ad oggi sembra possano non essere toccati dai tagli previsti nel piano industriale dell’azienda: “Vogliamo chiarezza rispetto a tutti i siti produttivi, chiarezza rispetto al futuro degli operai e degli impiegati, chiarezza rispetto a quello che sarà lo sviluppo di tutti i settori messi oggi in discussione. A chi tra di noi si sente in sicurezza dico: fate attenzione! Questo piano è troppo fumoso per essere affidabile. Nessun lavoratore, nemmeno quelli che oggi si sentono più sicuri, si deve fidare di un’azienda che appena compra una fabbrica la prima cosa che fa è non rispettare gli accordi sindacali”.
Infine, il segretario generale della FIM Cisl lancia un monito al Presidente del Consiglio: “Caro Renzi, non è accettabile la neutralità con chi non rispetta gli accordi firmati. Caro Renzi, non stare nel mezzo. Sappi che qui c’è un’umanità che non si rassegnerà mai alla disoccupazione! Qui c’è la più bella gente, quella che non molla mai: ricordalo agli americani e ricordalo anche tu!”
A tracciare il bilancio della manifestazione Mario Ballante, segretario generale della FIM Cisl dei Laghi: “Oggi è stata una splendida giornata, una manifestazione eccezionale. I lavoratori hanno sottolineato il valore della solidarietà, mettendolo in pratica fra stabilimento e stabilimento, fra nord e sud Italia, fra operai e impiegati, fra diversi ma con un solo obiettivo: far cambiare idea alla Whirlpool sul proprio piano industriale per cercare di salvare più occupazione possibile. Ora ci aspettiamo aperture da parte dell’azienda rispetto ai problemi che abbiamo posto”.