Il marocchino espulso da Varese per sospetti legami con la Jihad è figlio di un imam

Emergono nuovi particolari sul caso dell’islamico espulso dal Paese, su disposizione del ministero dell’Interno. Il 34enne potrebbe avere legami con ambienti vicini al terrorismo. Le indagini degli inquirenti proseguono

05 Febbraio 2015
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Isis

Avrebbe frequentato siti internet legati all’Isis. E nella sua abitazione avrebbe tenuto oggetti che richiamavano la Jihad.

Il marocchino 34enne, espulso dall’Italia e rimpatriato nel Paese nordafricano, sarebbe inoltre figlio di un imam, che aveva guidato la comunità islamica varesina negli scorsi anni. L’uomo era residente in provincia di Varese, sposato e regolare, con un lavoro.

Le indagini della Polizia proseguono e si stanno concentrando sulla possibilità di eventuali legami con altre persone della zona, anche se sembra si fosse isolato dalla maggior parte dei fedeli musulmani del luogo.

 

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