“Il 29 maggio si celebra l’Unità d’Italia”. I garibaldini di Varese “contestano” la Festa della Lombardia

L’associazione Varese per l’Italia ha commemorato, insieme a Faro Tricolore, la Battaglia di Curtatone e Montanara. Una celebrazione che ha avuto risonanza nazionale e che vogliono diventi momento di unità per tutti i lombardi e gli italiani

28 Maggio 2014
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Barion

Il 29 maggio non per tutti è la Festa della Lombardia. I garibaldini di Varese ricordano invece come in quella data ci fu, nel 1848, una delle battaglie più importante delle guerre di indipendenza italiane.

Infatti, si tratta della Battaglia di Curtatone e Montanara, che sabato 24 maggio è stata ricordata dalle associazioni risorgimentali di tutta l’Italia. L’iniziativa è partita da Varese per l’Italia 26 maggio 1859, e organizzata con Faro Tricolore di Desenzano del Garda. Hanno poi aderito numerosissime delegazioni da tutto il Paese. Ed ha presenziato anche il Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti della base Nato di Solbiate Olona.

“Una delle pagine più belle della nostra storia, perché ha visto scendere in campo gli studenti universitari di numerose città per combattere contro gli austriaci” racconta Luigi Barion, presidente dell’associazione Varese per l’Italia 26 maggio 1859.

“Il 29 maggio del 1176 i Comuni di Como, Pavia, Lodi con altri minori – spiega Roberto Gervasini, tesoriere dell’associazione – si erano alleati con l’imperatore Federico Barbarossa contro la Lega Lombarda dei comuni capitanata dall’odiata Milano.
Siam di fronte ad  una festa che divide; da una parte, a fianco di Federico Barbarossa  stava tutto il territorio di quel che sarà il Ducato di Milano, Milano esclusa, dall’altra i vincitori della Lega dei Comuni.
Chi stava con il Barbarossa cosa è costretto a festeggiare?”.

In accordo con l’associazione Faro Tricolore di Desenzano del Garda, quindi, Varese per l’Italia, guidata da Luigi Barion e Roberto Gervasini, ha  pensato di radunare per la festa lombarda il maggior numero di associazioni risorgimentali a Curtatone e Montanara, periferia di Mantova, terra lombarda, “dove il 29 maggio 1848 qualche migliaio di volontari in gran parte studenti  universitari toscani e napoletani fermarono per un giorno intero l’avanzata dell’esercito austriaco del Maresciallo Radetzky, colui che fece impiccare in un solo anno più di mille patrioti”.

I napoletani hanno mandato a Montanara uno scritto che è stato letto durante la cerimonia ufficiale e i toscani, pisani e livornesi, senesi e fiorentini son stati presenti con una delegazione. Lombardi di Varese, Gallarate, Mantova, Brescia e Desenzano del Garda non han fatto mancare la loro presenza.

Dopo il sindaco, presente il Generale di Corpo d’armata Giorgio Battisti, della base Nato di Solbiate Olona, ha parlato anche Barion, illustrando i motivi di una scelta diversa rispetto a quella del governatore Maroni.

Barion, applaudito, ha annunciato la volontà dei varesini di tornare ogni anno a Curtatone per celebrare il 29 maggio, in un luogo dove tutti i lombardi uniti combatterono contro il dominio austriaco, con il fraterno aiuto della più bella gioventù universitaria italiana, da Pisa a Firenze, da Pavia a Napoli.

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