Gazzada: le opere di El Greco a Villa Cagnola

Sabato 29 ottobre l’inaugurazione del progetto sull’iconografia della natività di Gesù

21 Ottobre 2016
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villa cagnola gazzada

Non solo una mostra, ma un vero e proprio progetto culturale sull’iconografia della natività di Gesù, con la straordinaria opportunità di ammirare opere di El Greco: in particolare la “Adorazione dei Pastori” non più tardi della scorsa primavera è stata attribuita dal professor Lionello Puppi, emerito di Metodologia della Storia dell’Arte dell’Università Ca’ Foscari e massimo esperto di pittura veneta del Cinquecento, a quello che è uno tra i massimi artisti europei tra la fine del ‘500 e l’inizio del ’600 e, per la prima volta, sarà svelata al pubblico.

Prende il via sabato 29 ottobre a Villa Cagnola di Gazzada un’iniziativa promossa dall’associazione culturale “Icone, Ricerca, Conoscenza” che, oltre a far ammirare questa tela di El Greco, vuole offrire al grande pubblico l’occasione di entrare in contatto con opere selezionate le cui origini attraversano l’Europa intera, tra icone e dipinti dal XV al XIX secolo. L’iniziativa è sponsorizzata da Misani, storico marchio milanese di gioielli, e gode del patrocinio di Camera di Commercio e Provincia di Varese oltre che della Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Insieme alla rassegna espositiva, che si potrà visitare fino al 13 novembre, sono previsti anche un convegno, che domenica 30 ottobre vedrà la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale quali monsignor Francesco Braschi e lo stesso Lionello Puppi che entrerà nel merito della sua attribuzione dell’ opera di El Greco, e un workshop sui materiali e la tecnica dell’icona antica. In particolare, quest’ultimo appuntamento è previsto per il 12 novembre e, partendo dall’analisi di tutti gli strati che compongono l’icona, permetterà di cogliere le caratteristiche dei materiali utilizzati e illustrare la loro applicazione nell’antica tecnica esecutiva. Di grande interesse anche gli aperitivi che si terranno sempre sabato 12 novembre ma anche domenica 13 affiancando il momento d’incontro all’offerta culturale: tra le proposte, la testimonianza di un iconografo contemporaneo.

«Quest’anno, per l’ormai consueto nostro appuntamento culturale – dicono all’associazione “Icone, Ricerca, Conoscenza” –, possiamo offrire al pubblico una sede prestigiosa quale Villa Cagnola. Una struttura che abbina all’essere un importante centro studi religiosi una collezione permanente di tutto rispetto, cuore pulsante per qualificate iniziative e stimoli per il pubblico come per gli addetti ai lavori. Ognuna di queste caratteristiche si sposa idealmente con la nostra filosofia associativa, occupandoci noi di sacre icone, facendo ricerca e volendo diffonderne i contenuti ad alto livello qualitativo ma volendo essere divulgativi. Parlare al pubblico di non addetti non deve significare aver contenuti banali, scontati o peggio di bassa qualità».

Da qui anche il tema della natività di Cristo: «Il tema più adatto alle festività natalizie, in primo luogo perché è caro a tutti, ma soprattutto perché ci ha permesso di riunire un relativamente ristretto numero di opere, ciascuna però emblematica di un particolare passaggio iconografico per provenienza, epoca materiale, stile, forma». Un progetto culturale che rappresenta anche l’occasione di lanciare un ponte tra Oriente e Occidente cristiano attraverso l’analisi di un prodotto artistico quale l’icona che si è sviluppato nella Russia degli Zar e nella Grecia ottomana ma ricevendo l’influenza del Rinascimento occidentale e del Manierismo veneto. E questo con testimonianze d’eccezione quali anche alcune tavole cinquecentesche, in esposizione nelle giornate di Villa Cagnola, che giungono dalla mostra “El Greco in Italia: Metamorfosi di un Genio”, appena conclusasi a Treviso, e della già citata opera attribuita allo stesso El Greco, del tutto inedita per il grande pubblico.

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