Frontalieri, la Regione: “Occorre maggior impegno da parte del governo Renzi”

Il presidente della commissione speciale Lombardia-Canton Ticino Francesca Brianza e il consigliere-segretario della presidenza del consiglio regionale Daniela Maroni chiedono all’esecutivo di tutelare i lavoratori d’oltreconfine

27 Marzo 2015
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Frontalieri

“Il governo centrale tenga alta la guardia e si attivi a difesa dei frontalieri e dei comuni di confine”. E’ quanto chiedono  Francesca Brianza, presidente della commissione speciale per i rapporti tra Lombardia e Svizzera, e Daniela Maroni, consigliere-segretario della residenza del consiglio regionale.

Nonostante i ripetuti incontri in sede istituzionale con i rappresentanti sindacali, amministratori e il negoziatore del governo italiano, Vieri Ceriani, possiamo affermare che non sono diminuite le nostre preoccupazioni in merito al futuro dei lavoratori e dei Comuni di frontiera”. 

Anche la rivalutazione improvvisa della moneta elvetica, il cosiddetto “superfranco”, anziché rappresentare un vantaggio , ha immediatamente penalizzato e messo in crisi un equilibrio già delicato, come quello delle zone di confine.
È necessario quindi che tutte le istituzioni, a partire dallo Stato italiano che è l’ente competente dal punto di vista decisionale – spiegano – mettano in campo azioni volte alla tutela dei nostri cittadini”.

Tra queste spicca la creazione di Zone Economiche Speciali, così come previste nel progetto di legge approvato dal Consiglio Regionale: “Crediamo possano rappresentare lo strumento più efficace per consentire alle imprese di contare su una pressione fiscale equiparabile a quella elvetica, con i conseguenti vantaggi in termini economici ed occupazionali. Occorre però che Roma decida finalmente di portare a compimento questa operazione nei tempi più rapidi possibili.”

 

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