La problematica del risanamento del Fiume Olona è una sfida a cui come Movimento 5 Stelle non vogliamo sottrarci e che anzi sarà uno dei fattori prioritari della nostra politica ambientale.
Negli anni le cause del profondo inquinamento del nostro fiume sono cambiate, tuttavia è rimasta una costante: l’Olona è uno dei fiumi più inquinati d’Italia.
In seguito ad un passato industriale che aveva letteralmente “ucciso” questo corso d’acqua utilizzandolo quale discarica per i reflui delle varie attività ivi insediate, oggi la rinascita dell’Olona è ostacolata da un sistema complesso fatto di immobilismo, interessi politico/economici, mancanza di controlli, illegalità diffusa ed inefficienze impiantistiche.
Quello che ci proponiamo sarà di intervenire con forza contro queste piaghe quale punto di rottura con il passato che ha visto tutte le altre forze politiche pressoché inerti o ancor peggio conniventi.
Un punto fondamentale che dovrà essere affrontato in tempi molto brevi sarà quello dell’ammodernamento dei depuratori consortili presenti sull’asta fluviale, vetusti e malfunzionanti.
Non è accettabile che depuratori come quello di Varese Pravaccio o di Olgiate Olona, frequentemente risultino essere fuori dai limiti di scarico fissati dalla normativa nazionale vigente (Allegato 5, D.Lgs n. 152/2006).
Ad aggravare queste inefficienze impiantistiche si è aggiunta un’altra problematica, quella degli scarichi industriali in deroga.
Nati con un criterio temporale per dare la possibilità alle aziende di mettersi a norma in seguito all’entrata in vigore del Testo Unico Ambientale nel 2006, queste deroghe in alcuni casi hanno contribuito ad aggravare il malfunzionamento dei depuratori consortili causando molestie sui cittadini.
Oggi pretendiamo che per le deroghe ancora attive venga fatta una puntuale analisi delle interferenze di tali scarichi sul corretto funzionamento dei depuratori consortili ai quali sono collettati.
Altro problema estremamente grave presente sul territorio è quello del malfunzionamento di molti sfioratori fognari che portano allo scarico di reflui non depurati direttamente in Olona.
Tenendo presente l’altissima concentrazione di inquinanti presenti nelle fognature, composte non solo da reflui domestici, ma anche da reflui industriali, il rischio di immissione di sostanze tossiche in Olona risulta essere più che concreto.
Tanto premesso, a questi problemi “fisiologici” vanno poi ad aggiungersi i casi di inquinamento episodici causati da scarichi industriali abusivi.
Per arginare questa piaga, punto fondamentale sarà riformare e ridare risorse ad un Ente essenziale come ARPA Lombardia di modo che possa svolgere un lavoro serio di monitoraggio delle aziende produttive presenti sul territorio.
Avere soltanto 10 controlli a campione in un anno sul territorio di tutta la Provincia di Varese è assolutamente inaccettabile.
Questi saranno alcuni dei passaggi fondamentali che come Movimento 5 Stelle ci impegneremo ad affrontare concretamente per riavere un Fiume Olona vivibile.
Ribadiamo “concretamente”, perché da quanto abbiamo constatato in questi anni, da parte degli Enti preposti c’è stato solo un mero ascolto che non ha dato alcun seguito nei fatti.
Il nostro obiettivo sarà quello, oggi più che mai, di dare voce ai cittadini affinché possano gestire il diritto di vivere in un ambiente salubre riappropriandosi del proprio fiume e del proprio territorio.