Dopo Paola Ravasio è la volta di Paolo Quaresima che trasformerà gli spazi con le sue nature morte di sapore metafisico. Attraverso il suo pennello delicatissimo e preciso come un bisturi, gli oggetti della quotidianità si trasformano qui in muti testimoni di un vivere intenso e laborioso, quasi ritratti delle persone che li hanno usati. Brocche, teiere, secchielli, innaffiatoi o antichi bricchi smaltati consumati dagli anni diventano i protagonisti di un racconto sussurrato che ci parla di noi. Mentre le soglie davanti alle quali sono ritratti – finestrelle, porte o balconi – si fanno metafore del passaggio e custodi di antichi segreti. Costruiti su impeccabili equilibri architettonici e su squisiti giochi cromatici, i dipinti di Paolo Quaresima ci regalano la sensazione di un mondo in perfetta armonia, di una bellezza e di un ordine struggenti e rassicuranti.
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PAOLO QUARESIMA: nasce nel 1962 a Merano. Terminato il liceo classico si diploma nel 1988 all’Accademia di Belle Arti di Venezia e da allora si dedica interamente alla pittura. Negli ultimi anni dell’indagine pittorica di Quaresima ci sono gli oggetti. Oggetti, più che nature morte, perché con questi dipinti lo sguardo si allarga agli strumenti feriali della vita, agli utensili delle giornate. A partire dal 1987 realizza numerose mostre personali e collettive e partecipa a fiere in tutta Italia, in Europa e Stati Uniti. Dal 2008 è presente a tutte le edizioni di Arte Fiera Bologna. Vive e lavora a Merano.