Aprirà ufficialmente al pubblico venerdì 29 maggio la Festa della Schiranna del Pd, la più lunga kermesse d’Italia. Oggi, domenica 16 maggio, i volontari si sono dati appuntamento all’area feste per il pranzo inaugurale.
Il responsabile della festa Luca Rasetti, il responsabile delle festa del Borgorino Domenico Del Bene, il segretario provinciale Samuele Astuti, il segretario Gd Andrea Calò, la deputata Maria Chiara Gadda e la dirigente Gabriella Francescato hanno presentato l’edizione 2015 della kermesse.
“Le feste sono un elemento importante per il Pd – ha detto Astuti – fondamentali per coinvolgere sempre più persone. E per finanziare i circoli. In provincia abbiamo 75 circoli, radicati sul territorio”.
“Quest’anno siamo riusciti a mettere insieme sinergie e potenzialità tra tutte le feste della provincia – ha detto Rasetti – eliminando inutili concorrenze del passato. L’anno scorso alla Festa della Schiranna abbiamo servito oltre 20.000 persone, per una kermesse durata oltre 20 weekend, la più lunga di tutta l’Italia”.
La festa inizierà il 29 maggio e durerà fino alla fine di settembre.
Per aprirsi ai giovani sono stati organizzati anche due concorsi, uno per band emergenti, a fine giugno, e un altro per gli artisti di strada sui murales, già a fin maggio.
Il 30 maggio aprirà invece la Festa del Borgorino, “che comincerà con una festa provinciale” spiega Del Bene.
“I volontari sono il cuore del Partito democratico” è il riassunto migliore, fatto dalla deputata Gadda.
E Francescato: “Qui vogliamo raccontare il vero Pd, fatto dai militanti. Quest’anno sono esattamente 70 anni dalla prima Festa dell’Unità”.
Il segretario dei giovani Calò ha sottolineato come “la collaborazione tra i Giovani democratici e il partito, in occasione della festa, ha sempre dato ottimi risultati”.
E infatti sono stati “premiati”, con in dono un mazzo di fiori, i due militanti presenti da più tempo: la coppia, Francesco e Ferdinanda, lavorano ininterrottamente alla festa, ogni anno, da 20 e 13 anni.
Germano Manzoni, uno dei più attivi volontari della festa, spiega come “la festa sarà l’occasione per unirci maggiormente, sperando di superare le divisioni politiche di cui ultimamente si parla. Sarà anche l’occasione per preparare le iniziative del futuro”.
E Alice Bernardoni, anche lei volontaria sempre in prima fila, e assessore a Tradate, sottolinea come “quest’anno sarà una festa più difficoltosa, visto che c’è una parte del partito in contestazione. Sarebbe un peccato se non ci fosse la solita risposta a causa di questi problemi. Perché vale sempre la pena lavorare per un partito che è fatto di militanti veri. E poi quest’anno, per via di Expo, abbiamo preparato due interessanti iniziative”.
Si tratta di due mostre: “Fiori di Pace”, che collega il tema del cibo alla figura delle donne, parlando della cooperativa di donne di Sarajevo che, dopo la guerra, ripartirono coltivando mirtilli. E un’altra “Libera Terra”, che parla dei campi sequestrati alla mafia in Sicilia. “Nel partito si litiga e il confronto è duro, ma è anche questo il bello della politica”.