
Ritardi, disagi, treni corti. Sono queste le parole che abbiamo sentito più spesso quando qualche settimana fa abbiamo chiesto ad alcuni pendolari un’opinione su Trenord. Il quadro che emerge quando si leggono i dati sulla puntualità dei treni è che il servizio ferroviario offerto non è all’altezza di una regione come la Lombardia. Se si è arrivati in questa situazione non è stato per via di una mala gestione da parte dei dirigenti della compagnia ferroviaria ma perché per anni la Regione non ha pianificato uno sviluppo del trasporto su rotaia. Ciò nonostante, la questione non è semplice da risolvere. Trenord principalmente soffre di tre problemi: la mancanza di personale, un numero ridotto di convogli a disposizione e problemi infrastrutturali.
Abbiamo potuto confrontarci insieme al dott. Piuri, amministratore delegato di Trenord, in occasione della Locomotiva, l’evento sul trasporto ferroviario che abbiamo organizzato a Varese qualche settimana fa. Il dott. Piuri ha illustrato il piano messo in campo da Trenord per ridurre i ritardi e le soppressioni in attesa dell’arrivo dei nuovi convogli nel 2020. I provvedimenti presi in questi mesi sembrano dare i primi risultati, con le soppressioni giornaliere che si sono ridotte dalle 120 del precedente “cambio orario” alle 40 attuali e con la puntualità che è salita all’82%. Tuttavia, è necessario un cambio di passo a livello di Regione Lombardia. I cambiamenti climatici e lo sviluppo economico impongono maggiori investimenti sulla mobilità sostenibile e all’interno di questa strategia il trasporto ferroviario deve avere un ruolo centrale.