Dopo qualche giorno dall’annuncio di Whirlpool sui nuovi esuberi, vorrei portare un contributo, in qualità di sindaco del territorio, a questa vicenda così complessa. Il mio Comune in particolare ha un legame profondo con questa azienda, che considera in parte “sua”.
Ignis infatti è stata la creatura di Giovanni Borghi che proprio a Comerio ha iniziato una stupefacente avventura imprenditoriale, basata sul suo genio a cui si sono sommate le tante buone qualità della nostra Gente; l’operosità, lo spirito di sacrificio, la creatività. Una miscela vincente che per 60 anni ha creato lavoro, ha permesso di far nascere e crescere famiglie, a figli di studiare e, a loro volta, contribuire alla crescita del nostro territorio. Sembrava una bella storia destinata a durare per sempre, ora dopo anni di crisi sembra che questo possa finire. Cosa possiamo fare?
Le parti sociali, l’azienda, le Istituzioni governative cercheranno nelle prossime settimane di trovare delle soluzioni per salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro, penso in particolar modo a quelle persone che sono in azienda da molti anni e che hanno dato tanto a Whirlpool.
Io credo però che nessuno sia indenne da colpe e che anche le Istituzioni locali, al di là dell’appartenenza politica, le parti sociali, le associazioni di categoria e le tante PMI del nostro territorio debbano attivarsi in modo serio e concreto per rilanciare il territorio.
Posso capire che per una multinazionale globale la storia ed il legame col territorio non siano prioritari in questo momento storico, proprio per questo il nostro compito deve essere quello di dimostrare, con i fatti, che invece; la tradizione, la capacità di fare elettrodomestici creatasi in diversi decenni , siano un patrimonio concreto e tangibile in grado di creare ulteriore valore e profitto nel lungo periodo. Occorre però, e qui mi rivolgo anche ai colleghi Sindaci ed ai soggetti sopracitati fare squadra. Creiamo dei corsi di formazione presso i nostri cfp per formare operatori specializzati del settore dell’elettrodomestico, istituiamo un corso di laurea presso l’università dell’Insubria in industrial design, con il contributo delle associazioni datoriali sensibilizziamo le PMI dell’indotto su temi quali la qualità di processo e di prodotto… in poche parole reagiamo in modo propositivo dimostrando un impegno concreto del territorio e delle parti per far capire, non solo a Whirlpool, ma più in generale alle altre aziende manifatturiere che devono credere in noi e nella nostra capacità. E’ troppo facile (anche se comprensibile) prendersela col Governo o con Whirlpool in questo momento, la classe dirigente del territorio deve prendersi le proprie responsabilità fino in fondo una volta per tutte.
Silvio Aimetti
Sindaco di Comerio