
Martedì 27 febbraio ore 18,00 presso la sede di FIAB-Ciclocittà di via Rainoldi 14 Varese, Fiab Ciclocittà Varese presenta le richieste dell’associazione ai candidati 2018.
“Nella nostra campagna elettorale stiamo incontrando leader politici e partiti per portargli le nostre proposte. Abbiamo preparato un documento ed un’immagine che identifica cosa significa la dieta del traffico che chiediamo. Il documento ci servirà per tutti gli incontri ed è volutamente un documento snello, con poche richieste: ci sarà tempo e modo di dettagliare. Non chiediamo “il mondo” ma alcune cose puntuali e soprattutto in tempi brevi, entro 2 anni. Un punto che FIAB intende sottolineare è infatti quello dei tempi: non possiamo – né vogliamo – più attendere decenni anche solo per avere la “sperimentazione” di un controsenso ciclabile!”
Posto che tutti ormai hanno chiaro che il tema della ciclabilità è indispensabile nelle politiche di chiunque, quello che manca da tutte le parti politiche è il SENSO DELL’URGENZA. Ciò che chiediamo di sottoscrivere è L’URGENZA e quindi la credibilità se la giocano su quanto sono disposti a spendersi subito nei primi 2 anni.
Nel 2013 contattammo numerosi candidati cui chiedemmo un impegno su alcuni temi emersi dagli Stati Generali della Bicicletta del 2012 a Reggio Emilia (vedi documento allegato). In particolare chiedemmo un impegno su 6 dei 10 punti citati:
1. Istituzione del Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica;
2. Revisione organica del Codice della Strada e delle norme tecniche;
3. Aggiornamento della legge di finanziamento sulla mobilità ciclistica;
4. Equiparazione della bicicletta al trasporto pubblico nell’infortunio in itinere;
5. Monitoraggio e sicurezza stradale;
9. Promozione e valorizzazione del turismo sostenibile attraverso la realizzazione della rete ciclabile nazionale “BICITALIA”.
Su questi punti riteniamo che gli impegni presi allora da molti hanno portato dei frutti:
PUNTO 3: l’approvazione (alla Camera) della Legge Quadro sulla mobilità ciclistica ci sembra un passaggio innovativo, di esempio anche per altre realtà europee;
PUNTO 4: l’infortunio in itinere, dà più serenità ai cittadini e cittadine che scelgono la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani di lavoro;
PUNTO 9: l’identificazione di una rete nazionale, denominata Bicitalia, che include la rete europea Eurovelo, e le risorse per la realizzazione di alcuni tracciati sono elementi che hanno dato l’avvio a molti altri progetti sui territori in una sorta di gara a fare di più tra Enti Pubblici. A questi punti aggiungiamo il riconoscimento della bicicletta come mezzo di trasporto inserito nella Politica nazionale dei Trasporti (un altro dei punti del decalogo), il ruolo importante del segmento del cicloturismo all’interno delle politiche del Ministero del Turismo, il tema dell’intermodalità, con una nuova attenzione da parte di Trenitalia e RFI con cui FIAB ha attivato protocolli per