Quella dei laureati LIUC festeggiati oggi nel corso de “Il giorno del futuro – Laureati in festa” sarà, auspicabilmente, una vita di successi, professionali e personali, di certo, però, anche di impegno e fatica. Una vita da mediano, “con dei compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi”, come canta Ligabue che, quest’anno, è stato al centro dell’intervento del Rettore, il professor Federico Visconti. Un intervento unconventional come non mai e altrettanto denso di spunti, a metà tra riferimenti musicali e suggestioni ricavate dal libro recentemente pubblicato “Scuola, Università, Impresa – Ripensare le opportunità educative”, curato dai professori della LIUC Michele Puglisi e Luciano Traquandi.
“Nelle aziende e nelle istituzioni c’è bisogno di tutti e le aspettative di carriera devono essere correttamente dimensionate (nei percorsi e nei tempi di realizzazione), ha sottolineato Visconti. “La fatica è parte integrante del lavoro e lo spirito di squadra può contare più delle competenze professionali”.
Tre, in particolare, i moniti del Rettore: “Appassionatevi al vostro lavoro; imparate a prendere le misure rispetto al cambiamento perché il pendolo, innanzitutto culturale, tra cambiamento e permanenza va tenuto in equilibrio; dimensionate correttamente il potenziale della tecnologia e, in parole povere, del vostro smartphone”.
Protagonisti della festa, quest’anno, 623 laureati di cui 404 in Economia (162 per la laurea triennale e 242 magistrale), 171 in Ingegneria (79 nel triennio e 92 per la magistrale) e 48 in Giurisprudenza, oltre a 11 dottori di ricerca. La cerimonia si è svolta come di consueto nel parco della LIUC, alla presenza di famiglie, docenti e autorità del territorio. In prima fila il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, che ha ascoltato l’intervento del Rettore.
Il Rettore ha ricordato che “in quest’epoca di grande turbolenza sociale, politica ed economica, la sana tensione a fare in tempo ad avere un futuro” ci catapulta nell’oceano dei dubbi e delle speranze”. Ma niente paura: “Siate coraggiosi e curiosi, intraprendenti e determinati”.
Se questa è stata una notte di festa (Certe notti o sei sveglio o non sarai sveglio mai), è altrettanto vero che a condividerla con i laureati sono state le loro famiglie (Sarà difficile vederti da dietro sulla strada che imboccherai).
In rilievo le esperienze di tre laureati con esperienze internazionali e nelle quali la formazione LIUC ha giocato un ruolo fondamentale: Federico Marafante (Economia, oggi Partner at McKinsey & Company Inc.), e Francesca Locatelli (Ingegneria, oggi Head of Global Service IT, GR & TK e Global Enterprise Commercial & Service Management at Vodafone) sono stati protagonisti sul palco raccontando alla platea le loro storie di successo.
Il racconto dell’esperienza di Marco Romani (Giurisprudenza, oggi EMEA Industrial Relations Manager at CNH Industrial) è stato, invece, affidato alla Presidente dell’Associazione LIUC Alumni.
Quest’anno il Rettore ha, inoltre, scelto di dare spazio a una studentessa della laurea magistrale di Economia Aziendale, Beatrice Ghidotti, selezionata per il progetto di formazione The Future Makers di The Boston Consulting Group con altri 99 studenti dei migliori atenei d’Italia. Un esempio di come sapersi mettere in gioco anche al di fuori dell’ambito universitario per essere artefici del proprio futuro e di quello del Paese.
Nell’intervento del Presidente della LIUC, Michele Graglia, un riferimento all’importanza della formazione: “Il diffondersi dell’istruzione e della cultura è una necessità assoluta per sperare in una società migliore, più civile, non misurata solo sulla velocità di connessione o di evoluzione di tecnologie sempre più sofisticate. Le basi della convivenza, in qualsiasi ambito, continuano ad essere il rispetto reciproco, la correttezza nei rapporti, l’onestà intellettuale, la capacità di ascoltare, la volontà e capacità di prendere decisioni”.
Infine, un richiamo a rafforzare sempre di più la comunità LIUC: “Nelle vostre carriere non dimenticatevi di guardare ogni tanto indietro, di ricordare quello che gli anni passati all’interno di questi edifici hanno saputo trasmettervi: saper restituire, dopo aver ricevuto, è un dovere per tutti noi”.
Il tempo del futuro per i laureati LIUC è arrivato: niente paura, ci pensa la vita, si vede la luna persino da qui.