Davide Galimberti scrive ai Varesini “Il 25 aprile è la festa della libertà, della democrazia e della speranza”

Il sindaco di Varese rivolge una lunga lettera ai suoi cittadini in occasione della giornata del 25 aprile

24 Aprile 2018
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Il 25 aprile è la festa di tutti, è il giorno in cui l’Italia cammina per le strade per dirsi orgogliosa della propria libertà. Del bene più prezioso che ci hanno regalato con le loro vite migliaia di italiani che hanno detto no al nazifascismo e sì all’Italia. Un bene prezioso che in un periodo come questo tra i missili in Siria e gli attentati in Canada e in Europa ci fa capire ancora di più la fortuna che abbiamo ad essere una  democrazia.

Una democrazia che il 25 aprile ricordiamo per i suoi valori e per i suoi sogni. Perché ci sono valori e sogni che sono sempre al centro del nostro cuore, del nostro agire e del nostro vissuto. Quelli della libertà e della democrazia in particolare sono la nostra bussola in ogni cosa che facciamo e nella responsabilità che abbiamo sia rispetto al nostro futuro che al nostro passato. Varese è dalla parte di quei diritti che abbiamo conquistato grazie alle azioni di tante persone che, anche con la loro vita, ci hanno consegnato le chiavi del nostro futuro. Oggi più che mai questo sentimento è nelle mani della società civile che con il proprio vissuto quotidiano mette in pratica i valori su cui si fonda la nostra comunità. Valori di libertà, di pace, di solidarietà e di giustizia, che rendono forte la nostra comunità e l’Italia. Il 25 aprile è la festa della libertà. Per questo mi piacerebbe che fossero proprio i bambini, i più giovani a partecipare in grande numero alle celebrazioni in programma a Varese. Il 25 aprile è anche la festa della speranza, dei nostri sogni, del nostro guardare con ottimismo, passione e tenacia al nostro futuro. Per costruire un presente migliore, grazie alla forza della memoria di quello che altri, con il loro sacrificio e gli atti eroici, hanno fatto per donarci la libertà e la democrazia. E il presente e il futuro sono di tutti indipendentemente da cosa votiamo alle elezioni politiche o da cosa pensiamo del prossimo governo. Per questo dobbiamo essere tutti protagonisti, dobbiamo tutti scrivere le pagine più belle del nostro domani. Tenendo ben salde le basi da cui arriviamo, le nostre radici e la nostra identità ma soprattutto per amore del futuro dei nostri figli. Per questi motivi vanno condannate le provocazioni di chi vorrebbe trasformare questa festa della democrazia in un giorno di odio contro la libertà e contro chi ci ha liberato dal nazifascismo.

Domani saremo tutti in strada per il nostro amore verso quei principi di rispetto verso le libertà altrui, di rifiuto della sopraffazione e della violenza, di uguaglianza tra le persone, che proprio le donne e gli uomini della Resistenza e della Liberazione indussero a iscrivere nella Costituzione repubblicana. Sono sicuro che per questo domani più che mai i varesini saranno protagonisti e ci potremo tutti stringere la mano ognuno nella sua diversità ma tutti uniti dalla libertà che ci hanno regalato 73 anni fa i nostri nonni e i nostri padri.

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