
Nel pomeriggio di domenica 10 gennaio, a partire dalle ore 15.30, i forzanovisti varesini terranno a Caravate, presso la centrale Piazza Garibaldi, un presidio di protesta contro la decisione dell’Unione dei Ciechi di concedere ed allestire, sotto l’egida della cooperativa Agrisol di Ferrera di Varese e della Caritas Diocesana di Como, la propria proprietà di Villa Letizia sita in paese a centro di accoglienza per richiedenti asilo. Il responsabile provinciale Federico Russo afferma duramente: “Se nelle prime occasioni i mercanti negrieri della Caritas, delle cooperative usavano omettere le reali motivazioni inducenti i propri assistiti a giungere entro i nostri confini descrivendo quest’ultimi genericamente come “profughi”, per quanto riguarda Caravate il direttore della Caritas Diocesana di Como Roberto Bernasconi senza remore o vergogna alcuna ha letteralmente inquadrato la quarantina di stranieri, tutti uomini di età compresa fra 18 e 30 anni che stando a quanto espresso con l’arrivo febbraio dovrebbero giungere a Villa Letizia, come migranti economici provenienti dall’Africa sub-saariana da cui se ne sono andati semplicemente per problemi legati alla povertà.
Altrettanto seccati sottolineiamo l’arroganza e la supponenza con la quale Don Silvio Bellinello, parroco del
paese, ha rifiutato le fondate critiche e perplessità dei cittadini: “Spaventa ciò che non si conosce”, ebbene se il sacerdote esprime in
maniera autorevole la dottrina post-conciliarista mutante la Chiesa Cattolica in un demoniaco tempio di affarismo, corruzione, perversione, noi,
che in materia di geopolitica, fenomeni migratori e difesa del popolo italiano abbiamo una certa esperienza non vogliamo esentarci dal dire,
ancora una volta la nostra. I prossimi “nuovi caravatesi” sono giunti illegalmente in Italia; senza presentare nessun tipo di documento e per
aver espresso una qualsiasi motivazione alle autorità competenti per tutto il periodo utile il vaglio della richiesta d’asilo, il cui tempo medio è di un anno più ricorsi che “casualmente” in più del 95% dei casi si concludono con una bocciatura godono e godranno del comodo mantenimento che ormai tutti conosciamo: alloggi confortevoli, vitto dignitoso rigorosamente affine alle proprie abitudini alimentari, servizio sanitario totalmente gratuito, ricariche telefoniche, poket money… e addirittura post-bocciatura i privilegi continuano; ulteriore conferimento di un “permesso umanitario” della durata di un anno e grazie alle numerose falle legislative della Bossi-Fini nella maggior parte dei casi anche in caso di formale espulsione sarà garantita una permanenza di durata indeterminata sul suolo italiano. Tutto questo sistema viene retto vergognosamente grazie al non certo volontario sacrificio contributivo della collettività nazionale, la stessa che se in stato di difficoltà è abituata a ben altro trattamento; una vera miniera d’oro per enti ecclesiastici sempre più miopi nel campo della solidarietà e per le cooperative che fiutato l’affare si sono moltiplicate come funghi, doverosamente vogliamo ricordare che sia la cooperativa Agrisol di Ferrera di Varese che la cooperativa Balansino, egemone nella provincia meridionale, prima di lanciarsi a capofitto nel settore dell’allevamento degli africani erano imprese agricole e casearie.
Per tutto ciò e per spirito di riconoscimento verso i tanti cittadini che in questi giorni ci hanno calorosamente invitato a “scendere in campo”
domenica saremo in piazza Garibaldi a ribadire le nostre storiche proposte: stop a nuove aperture e chiusura immediata di tutti i centri per falsi
profughi, rifiuto degli obblighi imposti dal Trattato di Shengen e dal Regolamento di Dublino, riacquisizione della sovranità decisionale in
materia di controllo e difesa dei confini nazionali, espulsione di tutti i clandestini e di tutti gli immigrati incapaci di dimostrare una via di legale sostentamento, riconversione immediata degli ingenti fondi stanziati per il mantenimento degli stranieri in progetti a favore dei tanti italiani
in difficoltà, pene severe per chi lucra sul fenomeno dell’immigrazione.
Coerenza, determinazione, perseveranza, nello scenario politico italiano sono costanti di un solo movimento: Forza Nuova!