Sul sito ufficiale non viene ancora comunicato nulla, ma il triste dubbio è ormai certezza: l’As Varese 1910 non s’iscriverà al prossimo campionato di Lega Pro.
I termini scadono ufficialmente martedì 14 luglio alle 19, eppure sembra proprio che Massimo Trainito, rimasto solo al comando dopo la rapida ascesa e fuga di Alì Zeaiter, non sia riuscito a reperire quei due milioni e centomila Euro che sarebbero serviti a pagare l’ultima tranche degli stipendi 2014-2015 e ad ottenere la fidejussione bancaria per l’ammissione al campionato. Ufficialmente, l’As Varese 1910 non esisterà più e tutti i tesserati, comprese le centinaia di bambini del settore giovanile, saranno svincolati: medesimo discorso per lo staff tecnico e dirigenziale. Da domani, il pallino del gioco passerà al sindaco Attilio Fontana: in questi casi, infatti, deve essere il primo cittadino a farsi carico della richiesta, presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio, di ammissione alla serie D, il primo livello delle categorie dilettantistiche: questo, ovviamente, a patto di trovare un imprenditore in grado di formare una nuova società e di garantirne quindi la regolare attività almeno per una stagione. C’è anche la possibilità, infatti, che la principale squadra calcistica cittadina non venga ricostruita sparendo totalmente dalla geografia del pallone nazionale: per intanto, l’unica certezza riguarda la fine dell’avventura nel professionismo, iniziata nel 2004 – dopo un altro fallimento – e giunta ad un solo passo da una clamorosa conquista della serie A.