
Per chiudere un capitolo lungo vent’anni, voltare finalmente pagina e dare a Busto un’amministrazione capace di riportare in città entusiasmo, vitalità e progetti concreti occorrono certamente le idee, ma anche le persone giuste. Noi siamo convinti di avere entrambi. L’abbiamo dimostrato lungo il percorso che ha portato il Pd a scegliere Gianluca Castiglioni come candidato sindaco e nel dibattito articolato che ci ha portato a valutare con attenzione ciò di cui ha davvero bisogno la nostra città e non di chi dovesse occupare le poltrone. Un confronto che ha rafforzato la nostra scelta e la nostra convinzione, tanto che ormai da settimane stiamo lavorando per continuare a far crescere il nostro progetto e spiegare ai cittadini che il bene dalla città passa anche da un atto di coraggio. D’altro canto non si può non prendere atto che l’individuazione di un candidato nel centro destra sia sempre più simile all’estrazione dei numeri del lotto svizzero: i nomi dei papabili estratti e “bruciati” sulle colonne dei quotidiani non si contano più. E nel poco edificante gioco di trovare un uomo di sintesi, emerge fulgida la vena riottosa, la smania di spartizione del potere e la consapevolezza di non avere carte buone da giocare da parte di una classe politica ormai a fine corsa. E allora si bluffa e le primarie last minute assomigliano molto ai saldi di fine stagione, quando si mettono in vendita a prezzi stracciati i pezzi delle collezioni passate rimasti invenduti nel magazzino. La coperta del centrodestra è sempre più corta e non basta più per camuffare il nulla di fatto dopo vent’anni di governo della città. Busto e i suoi cittadini meriterebbero più Ascolto, più Attenzione più Azione.