Busto Arsizio, Chiesa contro i sindacati e il pagamento degli arretrati “Non diffondente notizie false”

“Gli arretrati? Promessa elettorale priva di fondamento” L’Amministrazione comunale ribadisce che in mancanza di specifica disposizione normativa o contrattuale nessuna competenza economica può essere riconosciuta ai dipendenti

17 Aprile 2018
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In merito al botta e risposta tra le sigle sindacali sulla presunta class action per gli arretrati che sarebbero dovuti ai dipendenti comunali in attesa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, l’Amministrazione comunale ribadisce che in mancanza di specifica disposizione normativa o contrattuale nessuna competenza economica definitiva o anticipata può essere riconosciuta ai dipendenti.

L’Assessore al Personale Alessandro Chiesa invita quindi i sindacati a vario titolo coinvolti nella questione “ad evitare non solo di diffondere notizie false, ma soprattutto di illudere i colleghi sulla eventualità di ottenere gli arretrati. Si tratta di promesse elettorali che non fanno i conti con la realtà e soprattutto con le disposizioni legislative”.

Il dirigente alla partita, tutt’altro che in silenzio sulla questione, ha comunicato sin dal 22 febbraio la posizione dell’Amministrazione allo studio legale che si è occupato della messa in mora promossa dal sindacato ADL, messa in mora su cui si era espresso anche l’assessore.

Ricordiamo qui le sue precisazioni.

“I presupposti su cui si basa la richiesta del sindacato sono privi di fondamento, soprattutto per quanto riguarda la decorrenza del pagamento degli arretrati contrattuali. Gli arretrati vanno calcolati dal 2016, non dal 2010, di conseguenza le cifre da erogare ai dipendenti non sono certamente quelle “sparate” dal sindacato. L’Amministrazione – continuava Chiesa – ha provveduto ad accantonare le risorse necessarie per il pagamento che sarà effettuato non appena sarà siglato il nuovo contratto del personale degli enti locali. I dipendenti devono stare tranquilli, perché riceveranno gli importi loro dovuti, importi che comunque non corrisponderanno a quanto indicato dal sindacato”.

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