Busto Arsizio, arrestato giostraio ubriaco e in crisi di astinenza da sostanze stupefacenti

24 Agosto 2019
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Un uomo di 44 anni è stato arrestato questa notte dalla Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio che poche ore prima era già dovuta intervenire per le sue intemperanze nei confronti dei congiunti.

Nel tardo pomeriggio di ieri la pattuglia era infatti accorsa in via Magenta, nella località detta “campone”, dove stazionano roulotte e camper di giostrai. Accadeva infatti che il quarantaquattrenne, giostraio italiano lì accampato con i familiari, ubriaco e in crisi di astinenza da sostanze stupefacenti, stesse dando in escandescenze insultando i parenti e prendendo a calci una loro roulotte, che risultava danneggiata.

L’uomo veniva bloccato dai poliziotti che, anche per stemperare gli animi e permettere all’esagitato di ritrovare l’autocontrollo, lo accompagnavano in Commissariato dove veniva trattenuto per qualche ora prima di essere rilasciato con una denuncia per danneggiamento aggravato e una segnalazione per ubriachezza molesta.

Nella notte però gli Agenti del Commissariato sono dovuti tornare al “campone” e questa volta il loro intervento si è concluso con l’arresto del quarantaquattrenne per tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Gli operatori della volante infatti, arrivati sul posto, vi hanno ritrovato l’uomo che, ancora visibilmente ubriaco e sempre più in astinenza da stupefacente, lanciava sassi contro i familiari e le auto in transito lungo via Magenta, aggredendo fisicamente alcune congiunte.

Era necessario, visto lo stato di totale alterazione dell’individuo, richiedere l’ausilio anche di altre pattuglie e finalmente, con non poca fatica, il giostraio è stato immobilizzato. Durante le concitate fasi dell’arresto, tra l’altro, i due componenti della volante del Commissariato di Legnano arrivata in appoggio ai colleghi di via Foscolo hanno riportato lievi lesioni agli arti.

Dalle dichiarazioni rese dai parenti inoltre è emerso che da circa un anno il quarantaquattrenne sottopone i familiari a vessazioni e maltrattamenti fisici e psicologici, pretendendo in particolare che gli venga dato denaro per placare la sua dipendenza dalla droga. Da qui l’arresto e l’accompagnamento in carcere.

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