Valorizzare Bizzozero e creare un rapporto più stretto con l’Università. Questa la richiesta del consigliere comunale del Pd Giampiero Infortuna, che ha presentato un’osservazione al Pgt in questo senso.
Senza incontrare tuttavia il favore della maggioranza. Il documento è stato alla fine respinto con 10 voti favorevoli e 18 contrari. Il centrodestra quindi non l’ha accolto. Perdendo un’occasione per migliorare una delle periferie varesine.
“Il senso e l’importanza di questa osservazione – spiega Infortuna – caratterizzata da un minimo comune denominatore che la collega a tante altre presentate dal gruppo consiliare del Partito democratico, sono rinvenibili nella visione alternativa che abbiamo della città e nel ruolo di centralità che vogliamo attribuire ai rioni e alle castellanze. In particolare, da una parte, l’osservazione è incentrata sul riconoscimento e sulla valorizzazione del nostro patrimonio artistico culturale; dall’altra, è indirizzata alla realizzazione di una maggiore connessione tra il centro cittadino e i maggiori servizi presenti nel quartiere di Bizzozero e nel tratto di Viale Borri. La Chiesa di SS Stefano ed Evasio, piuttosto che il borgo storico, rappresentano solo alcuni esempi per i quali crediamo non sia stato adottato un più ampio piano di politiche di marketing territoriale, volto alla promozione di siti storici di tale rilevanza per il nostro territorio”.
E quindi: “Nell’affrontare il tema dei rioni, crediamo che il richiamo alla necessità di una maggiore fruibilità dei servizi sia quanto meno naturale. A maggior ragione, in riferimento a quello di Bizzozero, culla della nostra Università dell’Insubria, ma relegata a vera e propria “cattedrale nel deserto” e incapace, ad oggi, per le motivazioni di carattere politico qui esposte, di svolgere un ruolo da protagonista al di fuori delle ordinarie attività relative agli orari di svolgimento dei corsi didattici”.
Le proposte erano:
– efficientamento della mobilità dolce, tramite il potenziamento della linea urbana dei trasporti e l’adozione di un servizio di bikesharing, che riconnettano il nucleo storico della periferia al centro cittadino
– messa in sicurezza di strade e marciapiedi maggiormente colpiti dal deterioramento
– una revisione del p.u.m., che tenga conto delle necessità del quartiere, con la realizzazione di parcheggi che non colludano con la Palude Stoppada, il torrente Selvagna e i Duni, ma che siano strettamente funzionali allo sviluppo dell’aspetto legato alla vivibilità del quartiere
– l’ampliamento, finalizzato a una maggiore connessione con il parco sud, di percorsi vita e aree verdi presenti nella zona di Giubiano e nei quartieri limitrofi