Arci Varese, cambio di presidente e nuovo gruppo dirigente

Il presidente uscente, Giulio Rossini, non ricandidabile per il limite statutario di due mandati, lascia un’associazione molto più forte di come l’aveva trovata con un numero di soci quadruplicato negli ultimi 6 anni

16 Aprile 2018
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Si è celebrato sabato 14 aprile all’Arci Cuac di Gallarate il XIII congresso provinciale di Arci Varese – Ticino – Olona, un’assemblea che ha rappresentato il momento centrale della riorganizzazione organizzativa e associativa dell’Arci in provincia di Varese e, contemporamente, si è inserita nel dibattito congressuale nazionale.

Il presidente uscente, Giulio Rossini, non ricandidabile per il limite statutario di due mandati, lascia un’associazione molto più forte di come l’aveva trovata con un numero di soci quadruplicato negli ultimi 6 anni, e molte basi associative nuove ed estremamente attive, come il circolo Gagarin di Busto Arsizio o la stessa Cuac di Gallarate.

Il dibattito, introdotto dalla relazione del Presidente Rossini e dall’intervento di Francesco Ilardo di Arci Cuac, ha visto molti e qualificati interventi esterni: Umberto Colombo, segretario generale della CGIL, Ennio Melandri, di Anpi Gallarate e provinciale, che ha anche trasmesso all’assemblea un messaggio della Presidente provinciale Ester De Tomasi, Davide Feleppa di LeU, Filippo Pinzone, Presidente delle Acli Provinciali, Marco Fazio di LegaCoop, Stefano Rizzi per la Cuac, Robert Wheeler, tesoriere del circolo provinciale dell’UAAR, Cosimo Cerardi, segretario PCI e Ideanna Giuliani, vicepresidente di Arci Lombardia.

Hanno preso parte ai lavori anche Rocco Cordì e Cinzia Colombo, di LeU, mentre messaggi di saluto e augurio sono giunti da Marco Zocchi per il PRC, Samuele Astuti per il PD, Giovanni Boschini di Arcigay, Maurizio Ampollini, direttore CSV dell’Insubria,Fabrizio Taricco di Articolo 1 -MDP, dalla senatrice Erica D’Adda e dalla Presidente Nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci, impegnata nel contemporaneo congresso di Arci Udine.

Il dibattito, lungo e ricco di interventi, ha sottolineato le sfide le opportunità che attendono l’associazione nel prossimo quadrienni: il rilancio del movimento pacifista, una sempre maggiore assistenza ai circoli e associazioni aderenti, la forte rivendicazione del ruolo dell’Arci come ente intermedio, rappresentante di interessi diffusi nella società, la difesa dei valori della Liberazione, l’inclusione, l’integrazione e i diritti civili.

In chiusura il congresso ha eletto il nuovo Consiglio direttivo Provinciale, composto di 23 consiglieri (8 donne, con una leggera flessione rispetto al direttivo uscente), rappresentanti di 13 associazioni aderenti.

Il neoeletto direttivo ha quindi proceduto ad eleggere il nuovo presidente nella persona di Mauro Sabbadini, 43 anni, vicepresidente uscente, già presidente dell’Arci Name Diffusion di Cantello, iscritto all’arci dal 1992 dirigente provinciale dal 2004, componente del consiglio nazionale e regionale uscenti. Il nuovo presidente è stato eletto con voto quasi unanime (una sola astensione, quella del candidato stesso), Sabbadini, nell’accettare l’incarico, ha voluto ricordare come Arci Varese abbia avuto come presidenti figure quali il partigiano Frank Taco Henni e Dario Fo, a testimonianza di un movimento associativo sempre vitale e di un’eredita della quale sarà impegnativo mostrarsi all’altezza

Di seguito, su proposta del presidente, è stato completato l’organigramma dirigente dell’Associazione: Giulio Rossini diventa coordinatore del Consiglio Direttivo Provinciale, vicepresidenti Laura Gussoni, di Area 101, Olgiate Olona, e Simone Grillo, del Circolo Gagarin (con funzione di presidente vicario), Emanuele Fontana (Gagarin) Tesoriere, Luca Bedotti (Arci Cuac), Lorenza Minonzio (coccodè – laboratori per una vita sostenibile) e Sonia Lamia (2punto8) completano la segreteria provinciale.

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