
Venerdì 12 gennaio alle ore 20:00 presso la sede di Arcigay Varese (Via Monte Golico, 14, Varese) verrà inaugurato il nuovo sportello di Arcigay Varese dedicato all’ascolto e al sostegno. La presentazione, aperta a tutti, consisterà nello spiegare il servizio al pubblico e nel raccogliere le adesioni dei volontari interessati a essere formati come “ascoltatori”. Il servizio è gestito dal Dott. Marco Poli, sociologo a indirizzo psicologico e dal Dott. Matteo Fabris, psicologo.
In seguito lo sportello sarà aperto ogni venerdì dalle 18:00 alle 20:00 sempre presso la sede di Arcigay Varese e sarà ad accesso libero.
Il progetto è volto a fornire un servizio d’ascolto, supporto, accoglienza ed informazione rivolto in particolare alle persone gay, lesbiche, bisessuali. transessuali e intersessuali, ma anche alle persone ad esse vicine, sia in relazioni personali, sia nei rapporti sociali o professionali.
Gli obiettivi che questo progetto intende realizzare vi sono i seguenti: migliorare la qualità della vita, aumentare la motivazione, aumentare il benessere psicofisico, migliorare il senso di efficacia personale e di autostima, migliorare le capacità esplorative e progettuali, aumentare l’ascolto dei propri bisogni personali, prevenire situazioni di disagio e sofferenza (fobie, malattie psicosomatiche, disturbi del comportamento…), aumentare il senso di autonomia, aumentare il livello di responsabilità delle proprie scelte, migliorare le capacità di distinguere l’ effettiva competenza (il saper fare) dall’intenzionalità (il voler fare), aumentare le capacità relazionali e affettive che favoriscono una buona costruzione dell’identità, migliorare il rapporto e il dialogo con la famiglia e gli amici, assicurare una possibilità di sostegno ed un punto di confronto per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, abbiano l’esigenza di confrontarsi con le tematiche dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, superando il senso di isolamento che spesso produce conseguenze negative, fornire occasioni d’informazione e strumenti di conoscenza, anche al fine di superare l’omotransfobia ed il pregiudizio alla cittadinanza in generale.