La manifestazione per la sicurezza sui treni, che si è svolta ieri pomeriggio a Varese, ha acceso i riflettori sui problemi che da sempre i pendolari della provincia di Varese subiscono per i disservizi del sistema ferroviario. E nel dibattito che è nato sui social network non tutti sono d’accordo con l’ipotesi, lanciata dai promotori del presidio, in primis il consigliere comunale di Forza Italia Giacomo Cosentino, di chiedere i pattugliamenti dell’Esercito anche sui treni.
“Aspettiamo che il consigliere Giacomo Cosentino insieme agli assessori Riccardo Santinon, Carlo Piatti, Sergio Ghiringhelli ed ad Alessio Nicoletti organizzino una manifestazione alle stazioni contro i ritardi dei treni – scrive Mauro Gregori nel gruppo “Varese sporcizia e degrado: le proposte dei cittadini” – altro che esercito… Qui serve l’efficienza e la puntualità. Questo chiedono i pendolari trattati come bestie senza posti a sedere da decenni”.
Alla polemica è seguita la presa di posizione del consigliere comunale Nicoletti, che ha deciso di abbandonare il gruppo Facebook.
“Cari amici, non me ne vogliate, ma ho deciso di uscire da questo gruppo facebook che, rispetto ai nobili e condivisibili obiettivi iniziali (partecipazione dei cittadini e confronto con noi amministratori comunali) – scrive – sembra essere diventato un gruppo politico vero e proprio. Ho cercato di dare il mio contributo, tramite informazioni corrette, risposte ai quesiti posti e presenza nel dibattito. Purtroppo, mi pare evidente che la rotta sia cambiata. In bocca al lupo”.
Gregori risponde: “La cosa mi dispiace perché caro Alessio Nicoletti qui crediamo di poter essere liberi di esprimere il mio ed altrui pensiero… Non credo poi che essere contro l’esercito in città o relative manifestazioni di contorno sia fare politica… Ovvio che se non si vuole dibattere ma fare solo interessi di parte si possa scegliere di non partecipare più all’attività di un gruppo… Ripeto “di cittadini”… Se qualcuno di noi dovesse decidere di partecipare alle prossime amministrative smetterà di essere amministratore e questa è una regola che ci siamo imposti. Dispiace vedere che chi come te ha presentato anche per nostro conto una mozione in comune sul “reverse vending” oggi dica se siamo contrari all’esercito a Varese o a non far pagare il parcheggio agli svizzeri che siamo politicizzati… Forse caro Alessio se invece di fare il “Salvini di provincia” cominciassi a riflettere sulle tue uscite, scusami, secondo me fatte spesso solo per visibilita’ mediatica… Tutti noi ne trarremmo vantaggio. Infine se sbaglierai continueremo a bacchettarti se farai bene ti apprezzeremo… Che la tua voce non ci sara’ piu’ sara’ solo un danno per te stesso… Non certo per un gruppo facebook… Noi non cerchiamo voti”.
E Nicoletti: “Mauro Gregori mi pare che il mio post sia molto chiaro. A mio giudizio prima si risuciva a migliorare insime le cose, attraverso un “pungolo” costante anche su questioni piccole. Oggi, troppa polemica politica rispetto all’azione di denuncia sul decoro della città. P.s. mi è arrivato un messaggio privato dove mi si dice “se esci è peggio per le tue tesi”. Motivo in più per uscire. Non stavo nel gruppo per le mie tesi, ma per dialogare con i nostri concittadini”.
Ancora Gregori: “Alessio ripeto quello che ti ho scritto in privato… Se esci è peggio per le tesi per cui ti batti… Se sei arrabbiato fai pure… Ma la mia è sempre stata polemica costruttiva… Lavorare per la città non per finire sui giornali… Se farai bene sarò il primo a farti i complimenti… Comunque ognuno fa ciò che desidera”.