Fingono di dover fare dei controlli. E, giocando sull’iniziale fiducia della padrona di casa, riescono a farsi aprire la porta e a derubarla. E, come spesso accade, ad essere presa di mira è stata una donna anziana, sopra gli 80 anni, che vive da sola.
È successo pochi giorni fa a Daverio ed è solo l’ultimo episodio di una serie di raggiri che sono avvenuti in provincia di Varese. L’ultimo a Vergiate.
A presentarsi alla porta dell’anziana, invalida, è stato innanzitutto un uomo vestito in borghese. Le citofona e le dice di essere un tecnico e di dover controllare l’eventuale presenza di mercurio nell’acqua in seguito ad un guasto. La donna gli chiede come mai sia vestito senza tuta, e lui risponde di avere con sé un tesserino. Con la scusa di avvicinarsi e farle vedere il documento riesce ad entrare. In seguito lo raggiungono un altro uomo in borghese ed un terzo con una divisa della Polizia Locale, che sarebbe poi essere risultata contraffatta.
L’anziana signora ha dichiarato successivamente di essersi insospettita fin da subito. Tuttavia, ha prevalso la buona fede. Almeno all’inizio. Mentre i tre fingevano di fare dei controlli, con l’ausilio anche di una sorta di strumento, la donna ha detto di voler chiamare la figlia.
Pronta la loro risposta: “Ci pensiamo noi”. Uno di loro si è allontano mettendosi a parlare al cellulare, probabilmente una messa in scena. Alla fine se ne sono andati, dopo aver rovistato le stanze della casa e aver rubato della bigiotteria. Alla signora avevano chiesto se in casa ci fosse una cassaforte, ma lei aveva risposto di no. Sul caso indagano i Carabinieri di Azzate.