È stato presentato questa mattina “ENERGIA DEI LEGAMI” un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo e dal Banco dell’energia Onlus – fondazione di A2A. Capofila del progetto è la Cooperativa Lotta contro l’emarginazione mentre i partner sono la Cooperativa Studiouno, Nonsolopane-banco alimentare, la Cooperativa Naturart e l’associazione Albero. Il Comune di Varese sostiene il progetto come soggetto di rete e a presentare questa mattina l’iniziativa c’era anche l’assessore ai Servizi sociali, Roberto Molinari. A illustrare il progetto Roberta Bettoni della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Sandro Massi di Studiuno, Graziella Buglia di Nonsolopane-Banco Alimentare e Andrea Maldera di Naturart.
Il Bando nasce da un’idea di A2A che negli ultimi anni ha visto diversi utenti interrompere improvvisamente il pagamento delle bollette, per questo si pone come obiettivo quello di sostenere nuclei familiari in temporanea difficoltà.
Gli interventi previsti dal progetto “ENERGIA DEI LEGAMI” verranno svolti in città e con focus specifici in tre quartieri popolari: San Fermo, Biumo Inferiore e Belforte. Il progetto intende intervenire su fasce di vulnerabilità di due tipologie: i nuclei familiari che a causa della crisi economica hanno perso capacità di reddito e rischiano di cadere in condizioni di povertà – con problemi ad esempio di morosità sugli affitti e rischio di pignoramento delle case non riuscendo a pagare i mutui. La seconda tipologia riguarda i nuclei familiari strutturalmente fragili, con una capacità di reddito insufficiente per far fronte a spese impreviste o momenti di criticità particolari – soggetti che anche rivolgendosi ai servizi sociali comunali non beneficerebbero di sostegno perché comunque al di sopra della soglia di assistenza.
“Non esistono più solo le forme tradizionali per le azioni dei servizi sociali – ha detto l’assessore Roberto Molinari – ma c’è anche quello di favorire il terzo settore che in questo caso ha partecipato ad un importante bando per il sostegno di nuclei familiari in temporanea difficoltà. Il Comune anche in questa azione c’è e darà il suo apporto al progetto. Questa iniziativa poi è importante perchè va ad intervenire in aree di Varese particolarmente sensibili e agisce in quella zona grigia che potrebbe sfuggire ai servizi sociali perchè fatta di persone che spesso non si rivolgono a noi e grazie a questo progetto possiamo estendere anche a loro un sostegno concreto”.
Il progetto intende sostenere 40 nuclei familiari attraverso la realizzazione di un progetto personalizzato che potrà prevedere:
• Erogazione di contributo economico per il pagamento di bollette, parziale copertura di spese condominiali, riparazioni di elettrodomestici essenziali (es. frigorifero, lavatrice) – per dare sollievo temporaneo alle situazioni critiche.
• Percorsi di educazione finanziaria, individuali o di gruppo – per gestire le proprie risorse in modo ottimale
• Supporto tra pari- auto mutuo aiuto- per riattivare legami, relazioni e sostegno reciproco delle famiglie
• Percorsi di ricollocazione al lavoro- per recuperare capacità di reddito
• Sostegno per i bisogni primari- cibo- come misura di supporto temporanea alla fase critica
• Percorsi di educazione alla gestione efficiente delle risorse energetiche-
• Percorsi di restituzione dell’aiuto ricevuto – i beneficiari mettono a disposizione tempo e competenze per restituire alla collettività l’aiuto ricevuto
Il progetto attiverà la comunità locale dei quartieri interessati per sostenere nuclei fragili in un’ottica di welfare solidale, generativo e di prossimità con iniziative di raccolta fondi. L’obiettivo è quello di rendere la città di Varese ed i tre quartieri più competenti e partecipi nella presa in carico dei problemi socio-economici dei nuclei familiari che vi abitano. Si intende andare a sviluppare un lavoro di coinvolgimento dei ristoranti della città in iniziative solidali quali il “piatto sospeso”: raccolta fondi tra i propri clienti per “pagare” un pasto completo ad una famiglia in difficoltà, oppure donare ad una famiglia pasti e/o beni di prima necessità.