Aghi usati e cotone, gettati sul prato a poca distanza da una panchina. Questa la spiacevole scoperta di una madre luinese, che ogni giorno, come scrive, si reca sul lungolago della città per portare a giocare il proprio figlio.
Anziché limitarsi ad andarsene, ha voluto avvertire quante più persone possibili, soprattutto genitori come lei, per evitare che qualche bambino potesse farsi male. Ha quindi scattato alcune foto e le ha postate nel gruppo Facebook “LUINO”.
Numerosissimi i commenti e soprattutto l’indignazione dei cittadini. Alle polemiche sull’inattività dell’amministrazione ha risposto il vicesindaco Alessandro Casali, annunciando l’intervento dei Carabinieri e, nella mattinata di domani, anche la mobilitazione da parte dell’area comunale competente.
Quelle che a prima viste sembravano siringhe, sono risultati poi aghi cannula per piercing.
La conferma è arrivata in serata dal vicesindaco Casali, che annunciando la bonifica del luogo da parte delle Forze dell’Ordine, ha scritto che si trattava di oggetto non legati al mondo della droga, ma appunto di tatuatori. In pratica, qualcuno si sarebbe dedicato al piercing “fai da te”, con tanto di dischetti di cotone, gettando poi tutto in mezzo al prato. Con il rischio che qualche bambino si facesse male.