“Regione Lombardia ha sempre cercato di operare nella logica della sussidiarietà, credendo nel contributo delle imprese, credendo nella libertà degli imprenditori di fare bene e di fare meglio per tutta la comunità, credendo nei territori. Lo dimostrano le politiche messe in campo e anche alcune leggi approvate nella scorsa legislatura come la legge n°11 “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività” e la legge n°26 “Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0“. L’economia lombarda è tornata a crescere e a rafforzarsi con un aumento del Pil dell’1,7% nel 2017. La produzione industriale, in particolare, ha giocato un ruolo chiave nel favorire questo processo di crescita e ha saputo scommettere sull’innovazione e sulle nuove tecnologie. Ne sono la prova le oltre 1900 start up presenti sul territorio, quasi un quarto di quelle italiane, e il numero delle domande di brevetto salito a 143 per milione di abitanti, un valore doppio rispetto a quello dell’Italia e superiore alla media europea. Questo risultato è dovuto anche agli sforzi compiuti dalla nostra regione che tramite bandi specifici negli ultimi quattro anni ha stanziato 45 milioni di euro”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi aprendo questo pomeriggio a Palazzo Pirelli nell’Aula del Consiglio regionale i lavori del Tavolo per la Competitività. L’iniziativa, promossa dall’Istituto per la Competitività I-Com in collaborazione con l’Osservatorio delle Relazioni tra i Territori e le Imprese, è stata occasione utile per approfondire il rapporto annuale sull’economia e lo sviluppo in Lombardia.
“L’innovazione però non dipende solo dagli stanziamenti economici –ha aggiunto il Presidente Fermi– ma si lega a numerosi altri fattori tra i quali il quadro delle regole e la qualità dei servizi pubblici erogati sul territorio. A questo proposito la percezione dei cittadini circa la qualità dell’azione pubblica nelle diverse regioni dell’Unione Europea, posiziona la Lombardia al di sopra della media nazionale e anche della media europea. Molto però può e deve essere ancora fatto ancora per favorire la crescita. In particolare –ha concluso Alessandro Fermi– dobbiamo investire sempre di più in ricerca e sviluppo, a cui la nostra regione destina solo l’1,3% del prodotto interno lordo, dato che, sebbene in linea con la media italiana, risulta purtroppo inferiore alla spesa effettuata in Europa, dove si attesta al 2%”.
Dopo l’intervento del Presidente del Consiglio regionale, a presentare i dati e i risultati del rapporto sono stati il presidente di I-Com Stefano Da Empoli e il direttore dell’Area istituzionale dell’istituto Gianluca Sgueo.
E’ quindi seguito un primo tavolo tematico sul tema “La Lombardia in Europa: tra competitività e sviluppo” al quale hanno preso parte tra gli altri i parlamentari europei Brando Benifei e Stefano Maullu, il Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea Massimo Gaudina e l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo.
Nel secondo tavolo tematico incentrato sul tema “Il dialogo tra i territori e le imprese per la crescita e l’innovazione” sono previsti gli interventi dei rappresentanti di ANCE Lombardia, dell’Assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano Roberta Cocco, del Presidente di ANCI Lombardia Virginio Brivio e del Presidente di Lombardia Informatica Francesco Ferri.
Le conclusioni previste verso le ore 19 saranno affidate al Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore alla Ricerca, Università, Innovazione e Internazionalizzazione Fabrizio Sala.
Come si evince dal rapporto, la Lombardia si conferma anche quest’anno il motore economico del Paese, con il prodotto interno lordo pro capite più alto pari a 34.352 euro, con il tasso di occupazionemaggiore rispetto alla media del Nord Italia, e con i migliori pagamenti nella pubblica amministrazione, pari a 12 giorni contro i 26 della media nazionale.
Grande sviluppo ha avuto il settore turistico, che evidenzia nell’ultimo anno la migliore performance di crescita italiana con 16 milioni e mezzo di arrivi e 39 milioni di presenze. Gli arrivi sono aumentati del 7,4% contro il 5,3% di aumento medio registrato a livello nazionale, e il Paese da cui si registra il maggior numero di visitatori è la Germania con 1milione 400mila turisti, seguita dalla Francia (600mila), dagli Stati Uniti (563mila) e dalla Cina (560mila). Il 40% dei turisti esteri individua Milano come meta principale: seguono la provincia di Brescia (17%) e quella di Como (9%).
Altro capitolo importante che evidenzia una performance di crescita significativa è quello dell’innovazione, strettamente legata all’internazionalizzazione: Milano è la prima città italiana per numero di nuove start-up, che in Lombardia sono 2.354, il 25% di quelle italiane, il 66% in più rispetto all’anno precedente. In Lombardia lo scorso anno gli investimenti esteri hanno superato i 7 miliardi di euro e i ricavi dei distretti lombardi legati all’esportazione sono aumentati del 7%.