
Una firma “storica”. Perché finalmente arriva a compimento il lungo percorso, iniziato oltre cinque anni fa (ma in realtà ipotizzato già quasi vent’anni fa), per “risanare” quella “ferita urbanistica” che è piazza Repubblica. E trovare una nuova destinazione all’ex Caserma Garibaldi. La firma è avvenuta, per motivi simbolici, proprio all’interno dell’ex edificio militare. A sottoscrivere il documento il presidente della Regione Roberto Maroni, il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi, il sindaco Attilio Fontana e il rettore dell’Università dell’Insubria Alberto Coen Porisini. In modo da effettuare subito dopo un sopralluogo interno, al quale hanno potuto partecipare, per la prima volta, anche i cittadini che si sono presentati.
Il vicesindaco Mauro Morello ha mostra i lavori fatti per evitare il crollo, con l’installazione dei nuovi tiranti di metallo. “Prima del nostro intervento, l’intero lato su via Spinelli stava continuando a staccarsi letteralmente dal resto dell’edificio, con un movimento di due millimetri al giorno“. Come si può vedere dalle foto, si era infatti creata una vera e propria spaccatura interna all’edificio.
Dopo il sopralluogo, un momento di approfondimento sul masterplan che si è svolto nell’aula magna dell’Università dell’Insubria, con la relazione dell’ingegner Alberto Mazzucchelli.
I tempo per l’Accordo di programma saranno di circa quattro anni. Nel 2015 i bandi di concorso per la progettazione e quindi i primi interventi sulla piazza, nel 2016 i lavori definitivi per piazza ed ex Caserma, mentre a partire dal 2017 l’abbattimento dell’attuale Apollonio, e l’inizio della costruzione del nuovo Teatro, vicino a dove si trova adesso, che sarà concluso entro il 2018. L’area interessata da tutto il piano è di 36.500 metri quadri, i costi totali sono di 31,6 milioni di euro, che saranno finanziati per 20 milioni dalla Regione, 3,5 dal Comune, 1 dalla Provincia, 4,1 da fondi ottenuti dallo sviluppo urbanistico nel complesso di via Ravasi, e quindi 3 milioni da project financing.