
Da oggi l’Udc è entrato non solo ufficialmente, ma anche operativamente, in giunta. È fissata infatti per questa mattina la prima seduta dell’esecutivo a rimpasto concluso, con l’esponente centrista Mauro Morello nel ruolo di assessore.
Morello ha firmato l’accettazione dell’incarico ieri mattina, recandosi dal segretario generale Filippo Ciminelli. La sua prima giornata da assessore è iniziata con un passaggio nella segreteria del consiglio comunale, per annunciare le proprie dimissioni dal ruolo di consigliere, incompatibile con quello nell’esecutivo. Quindi l’accettazione formale dell’incarico dal segretario, accompagnato dal capo di Gabinetto del sindaco, Carlo Passera, e dal segretario Udc Ennio Imperatore.
Il suo “ingresso” ufficiale in giunta è avvenuto quindi con la firma verso mezzogiorno.
E il primo collega ad incontrare e a dare il benvenuto al nuovo arrivato è stata l’assessora a Sport e Rioni Maria Ida Piazza. Una stretta di mano calorosa, e quindi Morello si è subito dimostrato aperto alla collaborazione con i colleghi. «Avrò bisogno dell’aiuto di tutti voi, le mie deleghe sono delicate e importanti e bisogna lavorarci tutti insieme» ha detto Morello.
Per il momento è solo assessore alle Grandi opere, agli Accordi di programma e all’Attuazione del programma. La carica di vicesindaco resta all’assessore alla Cultura Simone Longhini (Forza Italia) almeno fino al 27 novembre, quando in consiglio comunale esordirà probabilmente il gruppo unico del centrodestra, formato da Forza Italia, Udc e dall’ex Ncd Mauro Pramaggiore, “Liberi per Varese”. Questo giovedì si svolgerà una prima seduta del consiglio, ma non sembra ci sia tempo utile per formalizzare il nuovo gruppo. E gli accordi tra i partiti prevedono che Morello diventerà vice di Fontana solo dopo la costituzione del nuovo gruppo consiliare.
Ma la “battaglia” nella nuova maggioranza non è finita con questo passaggio. In particolare, resta ancora un tassello nella partita, ed è quello della presidenza della Fondazione Molina, il cui bando si chiuderà a giorni. L’attuale presidente è infatti in quota Udc, tuttavia durante le trattative di settimana scorsa la Lega Nord avrebbe rivendicato la carica. Ma dal partito di Casini fanno sapere che non è stato siglato nessun accordo. «Non abbiamo parlato di Fondazione Molina, non rientrava nell’accordo siglato» fanno sapere dal partito. E quindi il futuro cda dell’importante ente è ancora da discutere. Saranno ancora giorni di “fuoco”?