
Ancora fango, detriti e tanta, tanta legna bruciata hanno invaso Luvinate nella notte. Sono gli effetti della straordinaria pioggia, ma soprattutto degli incendi che hanno colpito la parte alta di Luvinate nel Campo dei Fiori nell’ottobre 2017: le zone percorse del fuoco rendono come noto impermeabile la terra, con la moltiplicazione di frane ed alluvioni, che si verificano regolarmente. E’ il terzo episodio da luglio 2018.
SUBITO AL LAVORO – Dalle prime ore della mattina squadre della Protezione Civile Intercomunale sono al lavoro per interventi di monitoraggio e messa in sicurezza. Gli operatori del Comune hanno avviato la prima pulizia del Paese. Sindaco, uffici del Comune, del Parco Campo dei Fiori e dell’UTR di Regione Lombardia si sono subito attivati e dalle ore 12.00 sono in corso -ancora una volta in poche settimane– lavori straordinari di svuotamento da detriti e legna dal torrente che scorre nella Val da Runch e sopra il sentiero 10 in zona Zambella.
TRE FAMIGLIE ISOLATE, VIA SAN VITO E SENTIERO 10 CHIUSE AL TRANSITO. ALLARME METEO PER LA NOTTE, ATTIVATA LA SEDE OPERATIVA – Al momento risultano tre abitazioni non raggiungibili con auto a causa degli ingenti danni. Le vie San Vito ed il sentiero 10 nel tratto di Luvinate sono chiuse al transito veicolare e pedonale fino a nuovo ordine. A seguito del nuovo allarme meteo diramato da Regione Lombardia, verrà attivata nel pomeriggio su coordinamento del Sindaco la sala operativa della Protezione Civile Intercomunale, per il monitoraggio anche notturno della situazione.
“DOPO L’INCENDIO, BASTA VIVERE NELL’EMERGENZA” – “Grazie al sostegno di Regione Lombardia, nelle scorse settimane la Giunta Fontana ha deliberato un contributo straordinario di 600.000 € affidati all’Ente Parco proprio per il nostro territorio, al fine di mettere in sicurezza tutto il fronte montano colpito dall’incendio e prevenire questi rischi idrogeologici. Sono in corso le procedure previste dalla normativa e tutti gli uffici stanno lavorando in questa direzione. Luvinate però –sottolinea il Sindaco Alessandro Boriani– non può vivere in uno stato di preallarme continuo per i prossimi mesi: questo terzo grave episodio rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme. Occorre che sicurezza e incolumità abbiano l’assoluta priorità. Siamo già in contatto con gli uffici regionali e speriamo a breve di trovare la strada giusta”.