
“Comprendiamo che a qualcuno i dati dei servizi parascolastici possano essere indigesti, ma i numeri parlano chiaro e forse sarebbe il caso a volte di avere un po’ di umiltà e riconoscere quando si sbaglia. L’opposizione fa giustamente il proprio mestiere ma la serietà nel leggere i dati oggettivi implicherebbe un po’ di propaganda in meno e un po’ di collaborazione in più per il bene della città”. Così l’assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio.
“Nel dettaglio, per rispondere al consigliere della lista Orrigoni che ieri dava una lettura personale del dossier sui servizi parascolastici, rispondiamo: i dati degli utenti ai servizi nei tre anni scolastici presi in considerazione sono a consuntivo di ogni anno e riportano i numeri degli effettivi frequentanti dei servizi per ciascun anno. Quindi è giusto il dato di una crescita del 37% tra il 2015/2016 e il 2017/2018, con un dato di 1007 utenti nel 2015/2016 e 1380 quest’anno. I dati comunicati da Boldetti sono invece relativi al numero di iscrizioni registrate all’inizio degli anni scolastici, così come da sua espressa richiesta nell’interrogazione consiliare. Chi conosce il mondo della scuola, e specialmente dei servizi parascolastici, sa che i genitori spesso iscrivono i propri figli ai servizi ad inizio anno e poi legittimamente non ne usufruiscono durante l’anno in base alle loro effettive necessità. Per questo, nel predisporre il report del Comune si è giustamente fatto riferimento al dato di fine anno scolastico che per tutti gli anni in esame è diverso da quello delle iscrizioni di inizio anno. Stranamente comunque il consigliere, nel suo comunicato, si dimentica di citare i dati degli anni scolastici 2016/2017 e il parziale del 2017/2018, perché anche in quel caso si evidenzierebbe una crescita”.
“Infine – conclude l’assessore – il dossier parla solo dei servizi parascolastici della scuola primaria perché solo nelle scuole primarie l’anno scolastico si è già concluso e quindi è stato possibile fare un report della situazione finale. Per quanto riguarda gli asili nido e le scuole dell’infanzia le valutazioni saranno fatte ad anno scolastico concluso e quindi in un report specificatamente dedicato ai servizi 0/6″.