
Un partito finalmente “aperto” alla gente, che in futuro metta a disposizione per gli incontro anche la sua stessa sede. Anche per persone che non aderiscono al Pd.
Partendo dall’aspetto fondamentale per i cittadini: lo sviluppo della cultura.
È questa l’idea “rivoluzionaria” dell’umanista Bruno Belli, noto uomo di cultura della Città Giardino, che da oggi coordina insieme ad Angelo Zappoli il gruppo “Varese da vivere”, uno dei quattro settori per riattivare la città, progettati dalla segreteria cittadina guidata da Luca Paris.
Gli altri sono “Varese più bella”, che si concentrerà sulla qualità della vita, su mobilità e urbanistica quindi, e anche sul tema della “Grande Varese”. A coordinarlo Luca Ferrari e Davide Galimberti. “Varese più solidale”, che si occuperà di sociale (e collaborerà con il gruppo sulla cultura), coordinato da Francesco Spatola e Roberto Molinari. Quindi “Varese da rilanciare”, che punterà sulle attività produttive, coordinato da Manuela Musciatelli e Francesco Maresca.
L’obiettivo è organizzare incontri pubblici per ascoltare la cittadinanza. Quello che le ultime amministrazioni, secondo il Pd, non sono state in grado di fare.
“L’idea è quella di un determinato partito che si apre completamente e cerca di interagire con la cittadinanza – spiega Belli – una sfida possibile. E che il centrodestra non è stato in grado di vincere, perché probabilmente sono mancate persone di spessore. Guardiamo la città in questi ultimi dieci anni. È peggiorata fortemente, non c’è stata la capacità di cogliere le esigenze delle persone. Si sono chiuse persino delle manifestazioni piuttosto che tentare di modificarle e farle diversamente”.
Il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli ha sottolineato l’impoverimento che la città ha subito “dopo quasi un quarto di secolo di governo del centrodestra Varese è la prima città italiana per tassazione locale e la sessantaquattresima per qualità della vita”. Gli incontri del gruppo della cultura si terranno sabato 18 ottobre alle 11 al Caffè Zamberletti, dove verrà ripercorsa la storia della Varese teatrale. E sabato 22 novembre sul nuovo Teatro e sulla riqualificazione della piazza.