
Protagonista del secondo concerto nel Teatro Studio del LAC alle ore 20.30 sarà il violoncellista Christophe Croisé, che a ventiquattro anni ha già calcato palcoscenici come la Carnegie Hall e la Tonhalle di Zurigo.
Il terzo e ultimo concerto del ciclo (23 maggio) vedrà protagonista invece Harriet Krijgh, ventisei anni, apprezzata come solista con orchestre quali la London Philharmonic e la storica Academy of Saint Martin in the Fields.
Christophe Croisé, classe 1993, è nato a Basilea e si è formato a Berlino con Wolfgang Emanuel Schmidt, perfezionandosi poi con maestri quali Steven Isserlis, Michael Sanderling, David Geringas, Walter Grimmer, Frans Helmerson. Alla giovanissima età di 17 anni ha debuttato alla Carnegie Hall di New York, dove è poi tornato in diverse occasioni; si è inoltre esibito alla Tonhalle di Zurigo, alla Wigmore Hall di Londra, a Vienna, Monaco, San Pietroburgo, Lucerna. Come camerista ha lavorato con Dmitri Sitkovetsky, Mayuko Kamio, Oliver Schnyder, Oxana Shevchenko (con la quale ha inciso il suo primo cd nel 2015), Lorenzo Soulès e con Alexander Panfilov, suo partner nel concerto al LAC. Vincitore di numerosi concorsi internazionali, è stato insignito del titolo di Ambasciatore per la Svizzera nel 2017.
Con il suo violoncello Goffriller del 1712, Croisé offrirà al pubblico di Lugano un programma di intenso fascino, muovendo dalle brume romantiche della Sonata n. 1 in mi minore di Brahms, per arrivare alla Russia contemporanea con Prokofiev (Sonata op. 119) e con l’autore vivente Rodion Ščedrin, di cui presenterà una pagina che per molti sarà certamente un primo ascolto, dal titolo “Nello stile di Albeniz”. Completerà il programma il virtuosistico “Pezzo capriccioso” op. 62 di Ciaikovskij.
Biglietti: Fr. 22.- / 13.20