
“Stando al programma di governo presentato facciamo molta fatica a comprendere quale sia la visione di Fontana sul futuro della Lombardia: ha parlato solo di deleghe, le competenze che ha dato agli assessori, ma non ha presentato soluzioni per i problemi dei cittadini lombardi. E’ partito con il freno a mano tirato. Io spero che invece si inizi al più presto a lavorare nell’interesse dei lombardi.
Nel programma non compare la parola “corruzione” mentre sappiamo bene che la legalità è un tema da affrontare nell’immediato con un sistema di controlli trasparenti ed efficaci; solo questa mattina sono stati arrestati tre primari per presunta corruzione nella fornitura di protesi. La nostra Sanità sarà eccellente solo se smetterà di sprecare soldi pubblici.
Dobbiamo poi mettere al centro delle politiche regionali l’autonomia e rimettere mano all’“accordicchio stiracchiato di Maroni” che non realizza veramente l’autonomia che hanno chiesto i lombardi, a partire da quella finanziaria.
Attendiamo anche un maggior impegno per i territori, per la montagna, per le piccole e medie imprese, per il lavoro e per il terzo settore, anche per combattere povertà ed esclusione sociale.
Dobbiamo intervenire sulle partecipate, Finlombarda è più conosciuta alle procure che alle imprese. Rivedere la gestione della cronicità. Infine sui trasporti, nell’ultima legislatura si è discusso solo di nuove carrozze: è ora di parlare di RFI, di raddoppio e dell’ammodernamento delle linee.
Saremo alleati di questa giunta se lavorerà per i lombardi o il suo incubo peggiore se cercherà solo di interessi privati”.
Così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta il Programma di governo presentato questa mattina dal Presidente della Lombardia Attilio Fontana.