Villa Andrea Ponti, un capolavoro dal 1858

Uno dei tre edifici facenti parte del complesso residenziale “Ville Ponti”, che sorge sopra al centro di Varese al fianco di Villa Panza. Una delle location più belle della nostra città, oggi offerta al pubblico per eventi e congressi

04 Aprile 2018
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Le Ville Ponti sono un complesso di ville residenziali edificate sulla collina di Biumo Superiore (nel territorio comunale di Varese ) tra il XVII e il XIX secolo in un parco di 56.000 metri quadrati in stile inglese. Il complesso, comprendente tre edifici, Villa Andrea Ponti, la villa principale, Villa Fabio Ponti, detta anche Villa Napoleonica, e le sellerie, un tempo scuderia del complesso.

L’area del colle di Biumo Superiore, in cui sorgono oggi il giardino ed il complesso delle ville Ponti, dal seicento sino alla fine del settecento ospitò il convento dei frati Carmelitani con la chiesa intitolata a Santa Teresa, a cui erano annessi tre giardini. All’inizio dell’ottocento tutto ciò lasciò il posto agli interventi architettonici per la realizzazione di una villa ad opera dei De Cristoforis, che passò a metà del secolo alla famiglia Ponti, la quale fece erigere l’attuale Villa Andrea.

Precursori dell’imprenditoria tessile in Lombardia, i Ponti inaugurano nel 1813 a Gallarate il primo stabilimento di filatura in Italia. Nel 1821 nella zona di Solbiate Olona, terra dedita prevalentemente all’agricoltura, fondano uno stabilimento dotato di filatoi meccanici semiautomatici, sino ad allora sconosciuti in Italia, che rappresentano un progresso notevole sotto il profilo tecnologico e produttivo.
I Ponti residenti in Milano, come molte famiglie milanesi benestanti dell’800, scelgono Varese quale meta di villeggiatura per il clima e l’amenità  del paesaggio. Pertanto, a partire dal 1838 la famiglia Ponti comincia a trascorrere presso Villa Napoleonica (detta anche Villa Fabio Ponti) le vacanze estive.

Andrea Ponti, nato nel 1821, alla morte del padre Giuseppe avvenuta nel 1862, insieme al fratello minore Antonio assume le redini delle attività industriali della famiglia. L’impulso da lui dato all’industria dei cotoni, ottenuto mediante continui perfezionamenti tecnologici, lo pone all’avanguardia nel settore. Inoltre, introduce in Italia nuove tipologie di “industria” ancora inesistenti: quella del lino, della canapa e della iuta. Ma il suo impegno innovatore si estende anche all’ambito agricolo, ove avvia sistemi di colture sperimentali e intensive. E’ fautore di importanti opere di irrigazione e si prodiga in campo sociale sostenendo economicamente strutture sanitarie e di assistenza infantile. Grazie a lui viene fondato il Museo Paleontologico nell’isolino Virginia (dal nome della sua consorte), sul lago di Varese.

Villa Andrea Ponti 

Nel 1858 Andrea Ponti affida all’architetto Giuseppe Balzaretto l’incarico di costruire la Villa che oggi prende il suo nome. La struttura, di stile neogotico e caratterizzata dai contrasti cromatici di rosa e bianco sulle facciate, si sviluppa in un corpo cubico, ispirato al mastio di un castello, posto nel punto più alto della collina. Il progetto originario comprendeva anche due ali laterali di grandi dimensioni, che sarebbero state costruite con il medesimo stile, ma per volere del committente non furono realizzate.

Le sale interne si aprono intorno a un grande atrio ottagonale alto 33 metri e e sono riccamente decorate con affreschi del Bertini, tele di pregio del Focosi e del Bianchi, lampadari di Murano, statue in bronzo.

Nel corso degli anni ospitò illustri personaggi tra cui il Re d’Italia Umberto I nel 1879, il Duca degli Abruzzi nel 1901 e il Principe Ereditario Umberto di Savoia nel 1923.

Intorno alla villa si estende un parco ” all’inglese “, completato da un laghetto di origine sorgiva. Nel parco sono ospitati cedri, tassi, magnolie, aceri e cipressi, collocati su progetto del Balzaretto, il quale aveva già realizzato i Giardini pubblici di Milano.

 

fonte: ilvaresotto.it

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