
Rami spezzati. E un certo “disordine” sotto il cipresso della protesta.
Se i sostenitori di Michele Forzinetti hanno ripulito buona parte del luogo che ha ospitato per una settimana non solo il ragazzo sull’albero, ma anche le numerose persone venute ad assisterlo, l’area verde attorno all’albero mostra i segni del passaggio umano che non ha, diciamo, “rispettato” la natura fino in fondo.
Come si può vedere dalle foto scattate, c’è effettivamente una certa quantità di rami tutti attorno al tronco dell’albero, e nelle immediate vicinanze. Guardando gli alberi immediatamente vicini non è presente la stessa quantità di rami, segno che si tratta molto probabilmente dei “resti” della salita e delle discesa dal cipresso. In sostanza, da parte di chi ha partecipato alla protesta contro il taglio dei cipressi e che ha supportato Forzinetti nella sua battaglia non ci sarebbe stata quella “pulizia” dell’ambiente assicurata a fine protesta. Ancora ieri, sabato 20 settembre, nel pomeriggio, era possibile vedere un nastro legato ai rami e una cordicella abbandonata vicino al tronco.
Altri rifiuti, come pacchetti vuoti di sigarette e fogli di carta, lungo il vialetto. Ma questi ultimi, naturalmente, possono essere stati abbandonati da qualcun altro, in un momento successivo alla manifestazione nella serata di giovedì.
Andando a vedere invece i tassi secolari, ovvero gli alberi monumentali che sono sotto tutela e per i quali gli uffici tecnici del Verde pubblico hanno deciso il taglio dei vicini cipressi, notiamo come l’allarme lanciato dai professionisti del Comune corrisponda effettivamente al vero. Mentre guardando i tassi dal davanti, ovvero con Palazzo Estense alle spalle, la loro chioma appare ancora abbastanza folta, da dietro gli alberi si stanno defogliando, come si può vedere nella foto di copertina.