
Il linguaggio dei monologhi usato da Luciana Littizzetto non sembra piacere più ai telespettatori; contro di lei si muove il MOIGE, Movimento Genitori Italiani, che prende di mira alcune affermazioni fatte dalla Littizzetto in diretta tv sul caso dei sacchetti biodegradabili.
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Durante una puntata di Che tempo che fa di inizio anno, Luciana aveva affermato in diretta tv “L’alternativa potrebbe essere mettere l’etichetta direttamente sul cetriolo, magari lo metti nella patta, arrivi alla cassa e fai anche bella figura”.
E’ su questa frase che si apre la polemica dei MOIGE e su tale affermazione arriva una nota pubblica che “condanna” la Littizzetto ad un linguaggio ormai sempre più volgare e inadatto al ruolo e alla visibilità che questa donna ha.
“Sono anni che segnaliamo la Littizzetto e chiedevamo un maggiore contegno già quando stava su Rai Tre. È una bravissima comica e non ha bisogno di usare questi termini che non ci sembrano adatti sulla Rai e a maggior ragione sulla prima rete che per eccellenza è quella delle famiglie. Il suo linguaggio non è adatto alla rete e all’orario. La parolaccia ci può scappare nella battuta, non siamo dei bacchettoni pronti a puntare il dito. Il problema è quando diventa il centro dello sketch o il modo normale di interloquire in televisione. Un tempo la tv insegnava la lingua italiana ora l’involgarimento. È un peccato”.