
Domenica 15 gennaio 2017 al Teatro “Mario Apollonio” Openjobmetis di Varese la 12^ edizione della rassegna teatrale “Pomeriggi Teatrali” promossa dal Circolo Endas “Severo Piatti” di Varese entra nel vivo con gli spettacoli del nuovo anno.
Dopo le strepitoso successo dello spettacolo di apertura (Omaggio ad Anna Bonomi), un vero e proprio kolossal teatrale con 30 artisti diretti magistralmente dal regista Paolo Franzato, la seconda parte della rassegna racchiude quattro spettacoli con un denominatore comune: la lotta contro le discriminazioni, le persecuzioni e i razzismi.
Apre l’anno il Teatro della Voce di Luino che, in collaborazione con Tarvisium Teatro di Treviso, presenta “Continua à habitare nel Ghetto”, testo e regia di Franco Di Leo, una elaborazione realizzata sulla base del saggio “L’Inquisizione a Venezia” (Mondadori Libri) di Riccardo Calimani, uno degli storici più importanti dell’ebraismo italiano ed europeo, presidente della Fondazione Nazionale Museo dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara, in occasione del cinquecentesimo anniversario della creazione del Ghetto di Venezia, il primo al mondo. I protagonisti dello spettacolo sono i cosiddetti “marrani”, cioè quelle persone che, convertite forzatamente al cristianesimo, rimasero nel loro intimo ebrei e praticarono in tutto o in parte, tra le mura domestiche, i riti del giudaismo. Nella Venezia del Cinquecento per essere accusati davanti al Santo Tribunale dell’Inquisizione di “giudaizzare” bastava una frase imprudente, una berretta gialla, un atteggiamento sospetto o sospettabile o una condotta irregolare, al limite delle convenzioni.
Dense di emozioni, di esperienze originali e di informazioni storiche, queste vicende ricavate dagli antichi verbali dell’Inquisizione, raccontano storie intense e delicate, spesso pervase da una sottile ironia, di individui che sarebbero rimasti sconosciuti se non fossero stati accusati di trasgressione, gettando luce su un aspetto poco noto della suggestiva storia di Venezia. Interpreti: Ezio Baldo, Federica Domestici, Giuliana Mattiazzi, Valerio Milan. Due attrici e due attori. Un tavolo, due sedie e una valigia. Donne e uomini realmente esistiti, con le loro vicende ricavate dai verbali originali dell’Inquisizione. Episodi intensi e delicati, spesso pervasi da una sottile ironia. I costumi di scena ci mostrano però gli anni della seconda guerra mondiale, per ricordare che i tempi cambiano, ma le discriminazioni purtroppo restano. All’ingresso la galleria fotografica “Frammenti” realizzata da Daniela Domestici nel Ghetto di Venezia, e ispirata dalle battute dei personaggi dello spettacolo, per immergersi nell’atmosfera dello spettacolo stesso e mantenerne le emozioni. Per non dimenticare. Musiche originali: Roberto Ludergnani.
“In scena sul palco del teatro varesino – commenta il Direttore Artistico Paolo Franzato – lo spettacolo già in tournée tra l’Italia e la Svizzera, e dopo di noi in replica a Milano, come gli altri spettacoli in calendario. Motivo in più per gli spettatori varesini di assistere a importanti produzioni nel loro teatro cittadino, senza fare grandi spostamenti e a costi decisamente più vantaggiosi! Inoltre abbiamo apprezzato questo lavoro anche per la capacità di coniugare presenze locali con altri artisti e Compagnie teatrali italiane.”
Come consuetudine lo spettacolo inizierà alle ore 16.30.