
Nel pomeriggio di sabato 12 dicembre i forzanovisti del basso varesotto terranno a Gallarate, dalle ore 15.30 presso la centrale P.zza Libertà, un
presidio di propaganda vertente sulla diffusione del progetto #TEMPODICASA.
Federico Russo, responsabile provinciale, intende affermare: “Incoraggiati, sollecitati da diversi cittadini torniamo in città a
raccogliere sottoscrizioni a favore della modifica del regolamento regionale 10 febbraio 2004, n1 (criteri generali per l’assegnazione e la
gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica). Tale impianto legislativo, approvato durante il secondo governo Formigoni ( 2000-2005
coalizione Casa delle Libertà /Lega Nord) fa si che sul piano dei diritti di accesso alle graduatorie i lombardi, italiani da generazioni che con il
sacrificio nel pagamento delle imposte hanno contribuito in maniera determinante all’edificazione degli stabili e alla sussistenza dell’ente
Aler stesso, siano alla pari di un qualsiasi residente straniero della regione, comunitario quanto extra, anche semplicemente in possesso di una
semplice carta di soggiorno. L’applicazione di questa a dir poco sconsiderata normativa ha fatto si che nella nostra regione più della metà
degli alloggi popolari siano stati concessi a stranieri , spesso giunti nel nostro paese da pochi anni, che occupando in modo massiccio le prime
posizioni nelle liste di assegnazione hanno di fatto privato migliaia di famiglie italiane indigenti del diritto alla casa. Tramite #TEMPODICASA,
per porre fine a questa situazione ingiusta e vergognosa, chiediamo che sia la cittadinanza italiana, ottenuta almeno da due generazioni, il requisito fondamentale per l’accesso alle graduatorie”.
Russo continua: “Questa è la palese dimostrazione che alle pompose campagne propagandistiche del centro destra e della lega non sono mai
seguiti i fatti, anzi il contrario: migliaia di alloggi e milioni di euro regalati agli stranieri mentre gli italiani in difficoltà sono costretti a
fare la fame. Oltretutto un centro destra lombardo che con le recenti norme approvate per il cosiddetto “reddito di autonomia”ha battuto a mani basse
il centro sinistra in materia di concessioni agli immigrati: se tramite l’approvazione parlamentare del cosiddetto “ius culturae” il governo Renzi
ambisce a conferire la cittadinanza italiana a tutti i figli degli immigrati nati nel nostro paese che abbiano completato un percorso di studi
(quindi di fatto con almeno 13 anni di presenza attiva nella nostra comunità) la giunta Maroni considera lombardo (quindi meritevole di un
alloggio popolare e anche dei bonus affitto, bebè, inserimento lavorativo) qualunque straniero, comunitario o meno, semplicemente in possesso della
residenza in un comune della regione da almeno cinque anni.
Invitiamo la cittadinanza alla rivolta, una rivolta consapevole della
realtà dei fatti con una ricerca di essa che non deve essere circoscritta solamente all’ascolto dei fuorvianti messaggi propagandistici del
politicante di turno. E’ in gioco il nostro presente, e’ in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli e noi da 18 anni con coerenza,
determinazione, perseveranza combattiamo nella stessa trincea, quella della difesa etnica, culturale, sociale, economica del Nostro popolo”.