
E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa il progetto OltrExpo, organizzato da Aciss – Associazione per la Cooperazione Socio Sanitaria e
patrocinato dal Comune di Gallarate. Partner dell’iniziativa sono Amsc, le scuole cittadine di ogni ordine e grado, la Pro Loco, NoiSea, tutte le farmacie di Gallarate e, grazie all’ordine dei farmacisti, anche di altri Comuni, come Quasso al Monte e Luino.
L’idea è quella di promuovere una raccolta di telefoni cellulari obsoleti o comunque che non vengono più utilizzati grazie al posizionamento di appositi contenitori in punti strategici, come plessi scolastici (gli insegnanti informeranno le classi) e farmacie.
Amsc metterà a disposizione una
trentina di raccoglitori e ne ritirerà periodicamente il contenuto. Quando la ditta specializzata che prende in carico i telefonini e ne ricicla componenti prenderà in consegna le apparecchiature, verserà 5 euro al chilo ad Amsc che saranno girati al progetto OltrExpo. Una parte del ricavato servirà a sostenere un programma di contrasto alla denutrizione che Aciss sta portando avanti a Muray, in Burundi, grazie a un piccolo ospedale realizzato dall’Associazione (al momento ricevono
aiuto circa 600 bambini). Il resto rimarrà sul territorio e sarà devoluto a iniziative sociali, da individuare preferibilmente nell’area dell’infanzia. La campagna, che durerà mesi, inizierà nei prossimi giorni.
“Expo – ha spiegato Luigi Parassoni, presidente di Aciss – ha avuto un carattere inevitabilmente divulgativo ma il suo messaggio va anche calato nella concretezza sociale. Secondo un recente
studio in Italia ci sono 140 milioni di telefonini obsoleti, di qui l’idea su come utilizzarli. La speranza è di ottenere risultati su diversi fronti: il sostegno al programma antidenutrizione, risorse
per un’iniziativa sociale a Gallarate e sensibilizzazione su temi di grande attualità”.
“Sarà importante – ha osservato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Nicosia – soprattutto il coinvolgimento delle scuole. Le risposte positive ottenute dai dirigenti sono un buon punto di partenza. Al di là dei risultati economici che saranno raggiunti, l’educazione di alunni e
studenti su temi come la fame nel mondo, l’ambiente e la raccolta differenziata è uno degli aspetti
qualificanti del progetto”.