“La riqualificazione della zona dove si è svolto l’Expo sarà uno dei pilastri dello sviluppo della Grande Milano del futuro, possibile grazie anche all’impegno di Regione Lombardia e al contributo del pubblico”. Lo ha sottolineato il sottosegretario regionale alla Presidenza con delega alla Rigenerazione e sviluppo area Expo, Fabio Altitonante, al convegno ‘Rigenerare le città. Perché lo sviluppo passa dalle fondamenta‘ nell’ambito della due giorni di incontri a tema ‘Innovazione, direzione nord, l’innovazione che serve’.
In particolare, proprio in relazione ai terreni su cui si è svolta l’esposizione universale ha ricordato: “Quando è stato progettato Expo non è stato pensato il dopo. In Regione abbiamo speso 50 milioni di euro per continuare a far vivere l’area. In queste settimane è stato presentato il ‘master plan’ di riqualificazione della superficie che misura un chilometro quadrato”.
“La rigenerazione urbana – ha detto nel corso del dibattito, svoltosi alla Fondazione Stelline – parte da una visione integrata. Nell’area del dopo Expo ci sono tre pilastri pubblici o di interesse pubblico che ne permetteranno il rilancio, oltre due miliardi di investimento”.
“C’è lo Human Technopole – ha ricordato il sottosegretario – il nuovo superpolo nazionale della ricerca avanzata e della tecnologia applicata, con 150 milioni di euro all’anno finanziati, dove ci sono già ricercatori al lavoro. Poi il campus universitario che accoglierà 20mila studenti al giorno, con tempi tecnici realizzativi dai 4 ai 5 anni. C’è, infine, il polo ospedaliero. Quindi uffici e servizi e una parte di housing sociale”.