
Nei giorni scorsi, i lunghi colloqui a Palazzo Estense sembravano aver prodotti frutti benauguranti per il futuro del Varese calcio: chiusi i conti con la società impossibilitata ad iscriversi in Lega Pro, Paolo Sudanti e Salvo Zangari sembravano ad un passo dal diventare gli uomini forti della nuova società, che si sarebbe iscritta al campionato di serie D affidando la parte sportiva indirettamente a Ricky Sogliano (figura fondamentale in questi passaggi) e basandosi anche sul contributo di altri imprenditori (Orrigoni, Fontana, Milanese, Maccecchini).
Nel giro di poche ore, tuttavia, tutto sembra essersi rotto: Zangari si è tirato indietro sabato, non accettando un ruolo di minoranza nella futura società. Ancora più scioccante il dietrofront di Sogliano, avvenuto nella serata di domenica: come riporta prealpina.it, uno dei simboli del calcio biancorosso parla di una “situazione inaccettabile” e si va dunque parte; contestualmente, l’avvocato di Sudanti fa sapere che la trattativa del suo assistito per la nascita del nuovo sodalizio è da considerarsi congelata.
La situazione sembra dunque estremamente complicata: entro il 3 agosto andrà perfezionata l’iscrizione al campionato di serie D, ma in queste ore, nonostante i contatti proseguano in continuazione, non prevale certo l’ottimismo. Senza dimenticarsi che arrivare sul “gong” dell’ultima scadenza comporterebbe comunque tempi ristrettissimi per la scelta dello staff tecnico e dei giocatori, che inizierebbero ad allenarsi molto tardi: basti pensare che la Varesina (club di Venegono Superiore e Castiglione Olona, neopromosso in serie D) inizierà la preparazione atletica già nella giornata di domani.