
È stato firmato a Villa Recalcati, sede dell’ente Provincia, il “contratto di rete”, un documento di governo territoriale che nasce da un lungo percorso condiviso tra la Lipu e gli enti interessati: la Provincia di Varese e i due parchi naturali che insistono sul territorio (Campo dei Fiori e del Ticino), oltre che i comuni interessati dal progetto e i due grandi finanziatori, la Regione la Fondazione Cariplo, in parte con fondi europei.
Il cospicuo finanziamento arriva da Provincia (269.312 euro), Regione (645mila), fondazione Cariplo (484mila) e Comunità Europea (1.545.425), e infine la Lipu che ha messo 150mila euro ma percepisce un finanziamento maggiore per lo studio del territorio e delle opere necessarie al progetto stesso.
L’obiettivo del contratto di rete è preservare i due corridoi naturali per il passaggio degli aminali selvatici che, costeggiando il lago di Varese e attraversando la provincia da nord a sud, collegano il parco Campo dei Fiori al parco del Ticino proteggendone le fondamentali connessioni ecologiche. Oltre alla rilevanza evidente per la fauna locale queste “autostrade” per animali permettono la congiunzione tra le Alpi e gli Appennini e, di conseguenza, tra il nord Europa e il Mediterraneo: gli animali hanno bisogno di muoversi e migrare, tra l’altro mischiando il proprio patrimonio genetico con esemplari della medesima specie ma di diversa provenienza. La forte antropizzazione di un territorio come quello varesino rappresenta però un serio ostacolo alla mobilità ecologica. Strade, ponti, ferrovie, canali artificiali, cavi dell’alta tensione tipici degli insediamenti urbani ad alta densità abitativa costituiscono invece una barriera mortale per le specie.
La TIB (Trans Insubria Bionet) è la rete di connessione ecologica al centro del progetto. E’ lunga 59 chilometri e già in fase di realizzazione, con piccole opere dove mancano (tubi o canali sotto le strade, sopra le ferrovie, attraverso le zone totalmente cementificate. I comuni si sono impegnati formalmente a inglobare l’autostrada verde nei propri Piani di governo del territorio preservando il tracciato indicato da opere urbanistiche che potrebbero cancellarlo.