
Una delle tradizioni culinarie lombarde. L’amministrazione, in particolare l’assessorato al Marketing territoriale, non sta facendo mancare negli ultimi anni un forte recupero dei prodotti tipici locali.
E lo dimostra l’iniziativa legata alla ricorrenza di San Giorgio che anche quest’anno vedrà il ritorno nelle pasticcerie del Pan Meino. Il dolce legato appunto al santo. “Anche quest’anno – spiega l’assessore Sergio Ghiringhelli – abbiamo rispettato la tradizione, promuovendo nelle panetterie e pasticcerie la conoscenza del pan dei poveri, il dolce tipico della tradizione contadina lombarda. Stiamo distribuendo agli esercizi interessati un segnalibro con la storia del pane, un’iniziativa promossa dal Comune per il 23 aprile, San Giorgio appunto, protettore dei lattai”.
Panettieri e pasticceri proporranno quindi il Pan Meino (o pammeino, panigada, pan dei poveri, pan de mej, pan melghino, meliga, tutti i nomi del dolce tipico), fatto aggiungendo alla farina di grano quella di mais “Meliga”, e di miglio “Mej”, poi cosparso di fiori di sambuco “Paniga” essiccati.
Il 23 aprile si firmavano i contratti annuali per la fornitura di latte: il reddito di tante famiglie contadine era sicuro. E poi si festeggiava con pan meino inzuppato nella panna fresca.
Con il dolce sarà distribuito appunto il segnalibro realizzato dall’assessorato al Turismo, Commercio e Marketing territoriale con la storia della tradizione: il pan meino dei briganti, con gli armigeri dei Visconti che hanno la meglio su una banda che infesta le campagne, e della principessa, con la storia del feroce Drago…
Anche nelle chiese di San Giorgio e di Sant’Anna di Biumo, in occasione della ricorrenza, i volontari della parrocchia distribuiranno i segnalibri, in abbinamento al pan meino.
…DEI BRIGANTI Dopo una dura battaglia, gli armigeri dei Visconti hanno la meglio su una banda di feroci briganti che infestano la campagna. È il giorno di San Giorgio. I contadini festeggiano con ciò che hanno: pane di miglio e crema di latte!
…DELLA PRINCIPESSA Un feroce Drago, sterminati gli animali del villaggio, inizia a divorare le persone. Ma San Giorgio salva la principessa Cleodolinda, le regala un ramo fiorito di sambuco e uccide il Drago. Tornati al castello, è festa grande! Cleodolinda entra nelle cucine e alcuni fiori secchi di sambuco cadono nell’impasto del dolce preparato per festeggiare la morte del drago.