Via libera a cassa integrazione, stanziati 135 milioni di euro

L’annuncio del Presidente Attilio Fontana all’apertura di questa terza settimana di grande allarme

09 Marzo 2020
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“Regione Lombardia ha acquisito il via libera anche dalle Parti Sociali per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa integrazione in deroga a favore della imprese lombarde. Il provvedimento sarà attivo con effetto retroattivo e con uno stanziamento di 135 milioni di euro”.

Lo comunica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della ‘Segreteria tecnica del Patto per lo sviluppo’, individuata come task force per la gestione delle misure anti crisi economica da Coronavirus riunita in urgenza, lunedì 9 marzo, a Palazzo Lombardia.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione, Melania Rizzoli – è quello di estendere a tutti i lavoratori strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità sostitutive del reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche”.

“In altre parole, vogliamo aiutare – ha aggiunto Rizzoli – le imprese a sospendere i rapporti di lavoro anziché procedere con licenziamenti. Riteniamo che, solo così, si possano contemperare le esigenze delle imprese impegnate a garantirsi la loro stessa sopravvivenza con quelle dei lavoratori di continuare a percepire redditi”.

“Per questo, già prima della stesura del decreto legge originariamente destinato solo alla cosiddetta ‘zona rossa’ – ha spiegato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala – abbiamo chiesto e ottenuto che la cassa integrazione in deroga fosse riconosciuta, fin da subito, in tutto il territorio di Regione Lombardia”.

“Attraverso l’accordo del 9 marzo con le Parti Sociali – ha aggiunto l’assessore Rizzoli – intendiamo rendere immediatamente disponibile gli ammortizzatori in deroga con effetto retroattivo al 23 febbraio, in attesa di coordinarlo con i prossimi provvedimenti governativi che ci aspettiamo nelle prossime ore”.

“Chiediamo analoghi aiuti – ha concluso  Sala anche per le imprese, con criteri oggettivi come la riduzione del fatturato con riferimento alla media del triennio precedente. Abbiamo condiviso anche altre misure per supportare gli evidenti bisogni di liquidità. Andando anche oltre la semplice sospensione dei tempi di versamento di contributi, imposte e tasse”.

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