
Nel pomeriggio di domenica 21 febbraio i forzanovisti della provincia di Varese hanno svolto nella città capoluogo un presidio anti-degrado presso via Dalmazia all’altezza del civico 4 – ubicazione del circolo ricreativo “ex Enel” da una decina d’anni in disuso e da 1 anno e mezzo occupato abusivamente da un gruppo di
immigrati magrebini.
Federico Russo responsabile provinciale, afferma: “Appena giunti sul posto, affisso lo striscione ed esposte le bandiere, il gruppo di occupanti
accortosi della nostra presenza ha abbandonato la struttura così un gruppo di militanti ha continuato a svolgere il presidio fuori dai cancelli mentre
un altro ha accompagnato diversi residenti del quartiere in un giro di perlustrazione all’ interno (appositamente nella nostra pagina Facebook FN
Provincia di Varese / Altomilanese abbiamo creato un album intitolato “Varese Degrado in Via Dalmazia” ove e’ possibile visionare le
immagini più significative). Appena varcato il cancello, visibile anche dalla strada, abbiamo potuto notare il primo atto di menefreghismo: un sacchetto colmo di
feci legato ad un ramo ben in vista; avanzando ci siamo accorti di un idrante da cui sgorgava continuativamente acqua e del degrado di tutto il
piazzale, un tempo campo da tennis e pista per giocare a bocce, colmo di rifiuti di ogni tipo fra cui un divano, capi d’abbigliamento e componenti
elettrici probabili scarti post-furti. All’interno del palazzo la situazione non cambia: la struttura complessivamente e molto grande, ben
oltre i 300 mq divisa in seminterrato, primo e secondo piano ove ovunque abbiamo percepito un odore nauseabondo causato da decine e decine di feci
disseminate ovunque vedendo ripetutamente altra immondizia, coperte e stracci lordi; è da sottolineare inoltre che gli occupanti per alimentare
una stufa elettrica e una piastra scaldavivande hanno realizzato un collegamento elettrico abusivo al vicino traliccio facendo scorrere diversi
cavi lungo le pareti”.
Forza Nuova, senza mezzi termini, chiede l’immediato sgombero dell’area. Russo conclude: “La legalità e il decoro vanno ripristinati immediatamente in primis da un punto di vista di giustizia sociale: mentre i magrebini, senza usare francesismi, cagano in faccia ai residenti dei palazzi Aler di fronte usufruendo illegalmente di luce e acqua i secondi, pur pagando regolarmente affitto e utenze sono costretti a vivere in stabili fatiscenti dalle scale e dai corrimani pericolanti, dagli infissi arrugginiti, dagli impianti elettrici non a norma. In secundis perché i “civili” nordafricani disseminando rifiuti di ogni tipo per
tutta la proprietà non hanno fatto altro che alimentare una vera e propria situazione di pericolo per l’igiene di tutto il quartiere.
Nella mattinata di martedì è stato presentato un esposto alla Questura (singolare il fatto che domenica per tutto l’orario della manifestazione –
nonostante essa come sempre sia stata annunciata giorni prima sia al Comune che alle autorità di pubblica sicurezza – l’unica pattuglia è stata vista passare per via Dalmazia intorno alle ore 18.00 ormai a iniziativa conclusa e inspiegabilmente mentre i tunisini davanti ai cancelli del ex circolo
stavano riprendendo possesso della struttura gli unici fermati e identificati sono stati due nostri militanti che si stavano dirigendo verso
le macchine per rientrare a casa) ed uno all’Asl.
Auspichiamo infine che i proprietari si facciano vivi, come già annunciato intendiamo proporre loro un progetto di riqualificazione curato da associazioni a noi collegate. Se entro un mese permarrà l’illegalità , il degrado, il disinteresse della proprietà procederemo con l’occupazione dell’intera struttura riconsegnano noi stessi ai cittadini un luogo, dei servizi di cui per troppo tempo sono stati privati”.