Varese, Luca Alfano presenta il suo libro “Più unico che raro”. Successo di pubblico

Il giovane varesino, affetto da una malattia rara, di cui non conosce il nome, da oltre vent’anni, racconta la sua storia. Presto invitato a Striscia la Notizia

22 Marzo 2014
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Luca

“Più unico che raro” non è solo un libro. Nelle pagine del volume presentato oggi, sabato 22 marzo, alla Sala Montanari, c’è racchiusa la storia di Luca Alfano, giovane varesino che da quando era piccolo lotta contro una malattia sconosciuta.

Una malattia rara che, ancora oggi dopo oltre vent’anni da quando l’ha contratta, non ha ancora un nome. Ma lo costringe a muoversi con sedia a rotelle e ad avere sempre con sé l’ossigeno. Ma Luca, classe ’77, ha deciso di non arrendersi e di affrontare la vita, che per lui ha molte più difficoltà degli altri suoi coetanei, a testa alta. Senza nascondersi. Anzi, raccontando la sua storia in un libro, uscito da poco.

Erano anni che pensava di scrivere una sua biografia, soprattutto per far conoscere la mondo il dramma di essere malati senza sapere neppure di cosa (una malattia così rara che la ricerca, nonostante esami e analisi, non è ancora riuscita, dal 1990 ad oggi, a darle un nome), quando nel novembre del 2011 racconta per la prima volta la sua storia alla stampa.

Da allora, in meno di tre anni, Luca è riuscito a portare il suo caso a livello nazionale. Raccontandolo ai telegiornali, grazie al giornalista di Rai3 Roberto Pacchetti, che ha moderato l’incontro di presentazione del libro di sabato. E presto sarà anche ospite di Striscia la Notizia: Max Laudadio lo ha confermato proprio oggi, presente anche lui all’incontro.

Sala Montanari strapiena e vendita record del volume di Luca, edito da 0111 Edizioni. Lucalibro

A portare il proprio saluto, oltre alla vicinanza delle istituzioni a Luca, il sindaco Attilio Fontana e gli assessori Stefano Clerici, Simone Longhini ed Enrico Angelini. E soprattutto il consigliere comunale Giacomo Cosentino, che è stato il primo ad interessarsi del caso di Luca, portandone il Comune a conoscenza e quindi assistendolo fino al traguardo di oggi.

Cosentino, molto umilmente, si limita a dire: “Ho semplicemente fatto la cosa giusta, poi sono le istituzioni che si sono mosse”.

Mentre il sindaco Fontana: “Luca è un esempio perché è felice per quello che sta facendo anche nelle sue condizioni”.

Chi ancora non conoscesse la storia di Luca, la può trovare in sintesi su www.lucalfano.it.

Non resta altro da dire, se non che dovete assolutamente comprare il libro!

 

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