
Alla firma del protocollo che permette di consultare gli archivi anagrafici online erano presenti l’assessore Giuseppe Montalbetti, il tesoriere dell’Ordine Andrea Lanata, i capiattività dell’Anagrafe Nicoletta Zucchi e dei Sistemi informatici Fabio Spinazza.
Da oggi il Comune consente agli iscritti all’Ordine, registrati sul sito di quest’ultimo, di consultare i propri archivi anagrafici online, limitatamente alle basi dati relative agli indirizzi di residenza, stato di famiglia, esistenza in vita, cittadinanza e stato libero. In questo modo non richiederanno al cittadino queste certificazioni.
Avvocati e praticanti possono così accedere direttamente per attività di pubblica utilità e di amministrazione della giustizia ai dati in possesso del Comune, con un’apposita password che verrà loro consegnata. Dati necessari per un migliore svolgimento dell’attività professionale.
Il Comune e l’Ordine si impegnano anche a collaborare per studiare ulteriori semplificazioni ed accessi ad altre banche, naturalmente con la verifica del rispetto della normativa vigente in materia di tutela della privacy.
«L’ amministrazione comunale, come abbiamo indicato nel protocollo di intesa – è indicato nel protocollo – ha come interesse aprirsi alla collaborazione più ampia con le organizzazioni professionali che, nell’ambito delle proprie specificità, avvertono l’esigenza di sperimentare servizi innovativi e si semplificazione».
«E’ un risparmio di tempo e di denaro – ha precisato il sindaco – , un modo per dare risposte rapide e trasparenti condividendo la banca dati dell’anagrafe. Presto riusciremo a garantire anche altri servizi per i cittadini, nell’ottica del miglioramento del sistema di informatizzazione. L’auspicio è che tutti i Comuni possano fare rete».
«Abbiamo spesso a che fare con le lungaggini della burocrazia e della giustizia che si ripercuotono sui nostri clienti – ha detto il presidente -: con questo accordo si abbreviano i tempi, per recuperare dati preziosi per il nostro lavoro».
L’assessore Montalbetti ha sottolineato che «anche l’anagrafe con questo piccolo passo concorre a migliorare l’informatizzazione e il processo telematico».