In occasione della Festa di San Vittore verrà presentato un video realizzato dalla Società Immobiliare Perabò per raccontare la Città Giardino attraverso gli occhi dei personaggi della tradizione varesina. Ingresso libero.
Prossima fermata Varese è il titolo del videodocumentario che verrà presentato venerdì 8 maggio, alle 18.30 in Sala Montanari.
Gli stretti vicoli del centro, la Basilica di San Vittore, gli affreschi di Sala Veratti, Piazza Montegrappa, i giardini di Palazzo Estense sono solo alcuni dei numerossimi luoghi e monumenti della Città Giardino immortalati nel video prodotto dalla Società Perabò e girato per le vie e le piazze di Varese nei mesi estivi del 2014.
Affascinante, e per certi versi inedito, il fil rouge narrativo che percorre questo piccolo film dedicato in gran parte al centro storico, ma anche al paesaggio prealpino, alla tradizione folck, ai nomi illustri del passato – remoto e vicino – che hanno fatto grande il nome di Varese, tanto nelle arti, quanto nell’economia, nella scienza e nello sport; accade così che, in una sorta di ideale percorso nel tempo e nello spazio, un misterioso viaggiatore – impersonato da Davide Visconti – conoscerà tradizioni, leggende, monumenti antichi e nuovi amici in una Varese “poco abituata a raccontar se stessa” ma che, passo dopo passo, si lascerà scoprire, raccontando tutto di sè.
Scaturito da un’idea di Carlo Maria Cis e di Antonella Bernasconi, il video, prodotto dalla srl Perabò di Varese e realizzato con la regia di Fabio Bilardo, si sofferma, inquadratura dopo inquadratura, su dettagli di cortili, su nomi di strade e di vicoli bosini che, allo sguardo di un contemporaneo e “frettoloso” concittadino, rischiano di essere totalmente invisibili.
“In questo bellissimo prodotto, che viene presentato in collaborazione con il Comune, sono stati coinvolti “attori” e “comparse” che vivono proprio in città – commenta l’Assessore alla cultura Simone Longhini – Si vedono tra gli altri: Angelo Monti, Loris Baraldi, Aldo Ossola. Mi sembra un’idea suggestiva ed innovativa per raccontare il passato, il presente e, in un certo senso, anche il futuro della Città Giardino, la sua cultura, le caratteristiche principali che la differenziano da molti altri comuni lombardi”.
Tanti sono infatti i punti e le “invenzioni di regia” altamente coinvolgenti: il fischio di una locomotiva di un convoglio antico apre la sequenza iniziale; la macchina da presa si sofferma, nei minuti successivi, sulla catena del Rosa, sulla famosa finestra di Casa Perabò, sulla plurisecolare Torre di Velate ma anche sulla cupola principale dell‘Osservatorio Astronomico G.V. Schiaparelli. Il tutto accompagnato da una pregevole colonna sonora firmata, tra gli altri, da Walter Muto e dalla Celtic Harp Orchestra diretta da Fabius Constabile.
“Grandi sono stati l’impegno e la volontà per la progettazione e la realizzazione tecnica di questo prodotto – spiega Fabio Bilardo – tanto per le fasi di scrittura della sceneggiatura, quanto per le riprese sul campo e per i diversi mesi di montaggio e di ottimizzazione video e audio. La squadra che ha preso parte a questo progetto, durato quasi un anno, ha il merito, tra gli altri, di essere composta da tanti professionisti, colleghi e tecnici giovani che hanno preso parte alle diverse fasi di ripresa”.
“Ci rivolgiamo, con questo video, innanzitutto a quanti abitano, percorrono quotidianamente, lavorano e amano la Città Giardino – dichiara Antonella Bernasconi della srl Perabò – A nostro avviso, questa rappresenta un’occasione vivace e poetica per riscoprire il cuore pulsante del capoluogo di provincia. Ma non vogliamo svelare nulla di più per non privare il pubblico e quanti desidereranno venire venerdì in Sala Montanari, di una sorpresa davvero molto piacevole”.
“Il lavoro nasce nel segno della coralità – commenta Clara Castaldo, che ha collaborato al progetto – Tante sono le persone che hanno creduto nella bontà di questa idea, sostenendola in ogni modo affinchè si realizzasse; il nostro ringraziamento va anche agli Eccentrici Dadarò, compagnia teatrale di Caronno Pertusella, ai Monelli della Motta, alla Famiglia Bosina, all’Associazione “I nostar radiis” di Malnate, ai dipendenti del Comune di Varese e a tanti amici e colleghi che vi hanno preso parte a vario titolo”.