Un parcometro fuori servizio. E l’altro… si è “mangiato” le monete. Questa la “disavventura” vissuta nella serata di mercoledì in via Dandolo, a Varese.
Una giornata contraddistinta dai forti temporali e dalle emergenze in diverse parti della città, motivo per cui il primo pensiero che viene in mente al cittadino è “ma non pagare il parcheggio, i vigili non verranno certo a fare un controllo proprio questa sera”. Il pensiero mi ha sfiorato. Alla fine, ha vinto però il senso civico, e mi sono quindi, una volta parcheggiato, recato al parcometro più vicino dei due che si trovano sul lato sinistro di via Dandolo, accanto ai posti a strisce blu.
E qui la prima difficoltà a pagare: il macchinario è fuori servizio, un avviso scritto alla “bell’e meglio”, a mano, che invita a recarsi alla vicina edicola per comprare un gratta e sosta. Peccato che l’edicola sia ormai chiusa da almeno dieci minuti (sono quasi le 20). allora mi reco, sempre per fare il cittadino coscienzioso e ovviamente animato anche dalla remota paura della multa, al secondo parcometro, in fondo alla via vicino all’incrocio semaforico.
Il parcometro appare funzionante, la luce accesa. Inserisco i soldi: 60 centesimi per arriva a pagare fino alle 20 e 1 euro per la tariffa serale dalle 20 alle 24. Accetta i soldi e li segna giusti sul piccolo display, premo il tasto verde per convalidare il pagamento e ottenere il tagliando di conferma. Il pagamento viene registrato, i soldi “incassati” e i rumori sembrano indicare che il tagliando stia venendo stampato. Ma alla fine delle operazioni, dalla fessura non esce niente. Provo a controllare se, come spesso è accaduto, il biglietto sia rimasto incastrato, ma non trovo proprio il minimo segno della sua presenza. Ricapitolando: un parcometro guasto e segnalato come tale, l’edicola (giustamente) chiusa e l’altro parcometro della via evidentemente guasto a insaputa del malcapitato utente.
Nessuno vuole far polemica fine a se stessa, ma sicuramente, anche in un giorno di forti piogge (difficile infatti capire come le due cose siano collegate), si tratta di un disservizio veramente grave da parte di un’amministrazione che negli ultimi anni ha “sanato” il proprio bilancio con l’aumento delle tariffe della sosta e l’estensione delle fasce di pagamento.
Marco Tavazzi
Ps: nella stessa serata un amico mi ha raggiunto e mi ha detto di avere subito la stessa “disavventura”: la stessa macchinetta gli ha “sottratto” un euro.